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Le fiamme, il fumo e la paura. Un cortocircuito ha rischiato di far finire in tragedia l'incendio al "Marechiaro" di Amantea

Il fumo nero ha invaso in fretta le stanze e i clienti hanno trovato riparo sui balconi. Trenta persone curate sul posto dal 118, altre due sono finite in ospedale per controlli

Fiamme, fumo e paura. Momenti di tensione per un rogo in un albergo di Amantea. Potrebbe essere stato un cortocircuito – da capire, però, da cosa sia stato generato – l’ipotetica causa dell’incendio che si è sprigionato al secondo e terzo piano dell’hotel “Marechiaro” nella frazione di Campora San Giovanni. L’incendio è divampato nel primo pomeriggio nella struttura che sorge nelle adiacenze della Statale 18. Ed è stato, in particolare, il fumo nero che ha creato grossi problemi trasformando le stanze degli ospiti in camere a gas, mettendo così in pericolo le loro vite. In tutto erano 98 i presenti in hotel al momento dell’incendio. Tutti portati in salvo, non senza difficoltà, soprattutto, all’inizio tra urla di panico. I primi soccorsi sarebbero arrivati dagli agenti della polizia municipale di Amantea. Grazie, invece, al provvidenziale arrivo di alcuni operai di ditte private che hanno messo a disposizione i loro mezzi con cestello, sono stati portati in salvo i clienti dai piani più alti, rimasti intrappolati nelle loro stanze. È stato un lavoro sinergico e di squadra molto efficace quello messo in campo. Nel merito è stata allertata dal sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino, anche la Centrale operativa comunale. Ma non è stato necessario in ogni caso attivarla pienamente.

Gli ospiti della struttura terrorizzati da quanto stava accadendo hanno trovato rifugio dalle fiamme e dal fumo sui balconi. Il rogo si sarebbe sviluppate attorno alle 15.30 e quindi poi il fumo ha avvolto rapidamente la struttura.
La presenza dei mezzi con cestello nelle vicinanze ha permesso interventi tempestivi in soccorso delle persone che avevano trovato riparo all’esterno ancor prima che giungessero le squadre dei Vigili del Fuoco dai distaccamenti di Paola e da Lamezia Terme per l’intervento di spegnimento delle fiamme.
L’albergo è stato alle fine delle operazioni completamente evacuato. Sul posto sono giunte anche, allertate dai presenti, cinque ambulanze tra operatori del 118 e della Misericordia con altri mezzi di croci private di emergenza in supporto. Alla fine delle operazioni, sono state 98 le persone evacuate di cui una trentina affidate al personale sanitario per controlli ma nessuna situazione di gravità. Due sole clienti della struttura sono stati trasferiti, in codice verde, in ospedale per accertamenti.

Sul posto sono giunti anche gli agenti del Commissariato di Paola e i carabinieri della Stazione di Amantea che dovranno appurare assieme ai tecnici dei Vigili del Fuoco l’origine dell’incendio.
Un evento accidentale che in ogni caso ha messo in apprensione per diverse ore gli ospiti della struttura e il personale che era presente al momento del rogo. Una giornata spensierata di agosto al mare che si è trasformata in un vero e proprio incubo per tante famiglie che adesso presumibilmente dovranno anche trovare un’altra sistemazione.
Le indagini propendono per l’ipotesi accidentale. Saranno in ogni caso poi i rilievi tecnici del caso ad appurare se si sia trattato di un corto circuito o di un altro evento a causare il rogo. A breve si dovrebbe fare quindi pienamente luce sull’accaduto. I danni alla struttura al momento non sono quantificati ma dovrebbero essere ingenti.
Alcuni presenti sul posto hanno riferito di momenti di grande panico in quanto molti presenti non avevano percepito quanto stava accadendo in albergo. Alcuni stavano tranquillamente riposando e avvertendo l’odore del fumo acre avevano inizialmente pensato ad un incendio all’esterno.
Gli ospiti adesso sono stati alloggiati in strutture alberghiere vicine. L’hotel, in via precauzionale, è da considerarsi inagibile in attesa delle verifiche di stabilità dei tecnici.

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