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Cosenza, docenti in ansia per le cattedre: non ci sarà subito spazio per tutti

Ieri Palazzo Lecce ha reso note le disponibilità, non sono molte nell’area urbana. Ulteriori turni di nomina sono attesi nelle prossime settimane legati anzitutto al sostegno per le cattedre concesse in deroga

Docenti in attesa. Sono centinaia i precari che aspettano in maniera febbrile il secondo turno di nomina per ottenere un incarico annuale che potrebbe dare loro la possibilità di tornare in cattedra per portare a casa i dodici punti dell’anno d’insegnamento oltre allo stipendio mensile. In provincia di Cosenza l’esito dell’algoritmo era atteso per ieri, ma nel pomeriggio Palazzo Lecce ha reso note solo le disponibilità di cattedre da assegnare ai prof rimasti esclusi dal primo turno di nomina. E sono molti di più delle 121 rinunce emerse la settimana scorsa, quindi subito dopo l’infornata iniziale. Perché, come previsto, nei giorni successivi sono emerse ulteriori posti da assegnare, così come dopo l’inizio della scuola che ha messo il sigillo definitivo sulle caselle che nei vari istituti ancora aspettano un titolare.
Fuori città, ma non troppo Rispetto al totale delle disponibilità, non sono molte le cattedre disponibili in città come negli altri centri dell’area urbana. La maggior parte, infatti, sono sistemate lungo le due coste. Solo quattro i posti da occupare per quanto riguarda l’insegnamento di Sostegno nelle scuole secondarie di primo grado: due a Schiavonea e due a Rossano.

Quattordici le disponibilità per il Sostegno nella Secondaria di secondo grado: a San Giovanni in Fiore, Praia a Mare, Corigliano Rossano, Diamante e Cassano. Ma due posti ci sono pure tra Cosenza e Rende: uno nel polo “Mancini Tommasi Cosentino Todaro” e un altro al Liceo Classico “Gioacchino da Fiore”. A Rende pure una cattedra alla scuola Primaria di Sant’Agostino. A Castrolibero un posto nella scuola Media.
Una dozzina le disponibilità in città, la maggior parte sul posto comune: alla “Zumbini”, alla “Milani De Matera”, all’Iis “Da Vinci Nitti”, all’Iis “Lucrezia Della Valle” e pure al Convitto nazionale “Bernardino Telesio”.

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