I carabinieri di Paola hanno arrestato un uomo di 41 anni, originario della Campania, con l'accusa di circonvenzione di incapace e estorsione aggravata. Il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Paola, guidata dal Procuratore facente funzione, dott. Ernesto Sassano.
L’indagine, coordinata dai militari e avviata in seguito a numerosi interventi per liti domestiche, ha permesso di raccogliere prove che mostrerebbero un tentativo sistematico dell’indagato di approfittarsi di una famiglia vulnerabile. Secondo le ricostruzioni investigative, l’uomo si sarebbe presentato alla famiglia, residente a Paola, come un “parente”. Sfruttando questa falsa familiarità, avrebbe indotto un uomo di 64 anni, caratterizzato da fragilità e vulnerabilità psicologica, a donare tutti i suoi beni alla moglie 45enne. Tra le proprietà cedute vi era anche la metà di un’abitazione.
Una volta guadagnata la fiducia della famiglia, l'indagato avrebbe continuato a soggiornare presso la loro casa, approfittando dell'ospitalità della donna e della disponibilità economica della famiglia. Tuttavia, quando la donna ha espresso l'intenzione di non voler più ospitarlo, la situazione è rapidamente degenerata. Nel luglio 2024, di fronte alla minaccia di perdere il “sostegno” della famiglia, l’uomo avrebbe reagito con minacce nei confronti della donna e del figlio disabile, arrivando anche a picchiare ripetutamente il marito.
L’arrestato, la cui identità non è stata divulgata, è stato condotto alla casa circondariale di Paola, in attesa di ulteriori sviluppi del processo. Il caso pone l’accento sul tema della protezione delle persone vulnerabili e sulla necessità di vigilare per evitare abusi nei confronti di soggetti fragili, che rappresentano un facile bersaglio per chi cerca di approfittarsi della loro condizione.
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