Una giornata di caccia al cinghiale si è trasformata in tragedia quando un uomo è rimasto ucciso da un proiettile partito accidentalmente dal fucile di un amico. La vittima, Pierluigi Malizia, 52 anni, residente a Pietrafitta e operaio di professione, è morto sul colpo. Faceva parte di un gruppo di esperti cacciatori che, nella mattinata di ieri, si era recato nelle campagne della Presila casalina, a sud di Cosenza, un’area nota per la presenza di cinghiali che spesso arrecano danni alle attività agricole e di allevamento.
L’incidente è avvenuto intorno alle 14 in una zona impervia nei pressi della località Canale, al confine tra Pietrafitta e Piane Crati.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, uno dei cacciatori più esperti del gruppo, mentre si trovava in una boscaglia insieme ad altri membri disposti a distanza, avrebbe sentito un fruscio che gli ha fatto pensare al passaggio di un cinghiale nascosto tra la vegetazione. Convinto di avere individuato l’animale, ha sparato un colpo che ha invece colpito il suo amico, appostato proprio nel punto da cui proveniva il rumore.
La scena che si è presentata ai presenti è stata drammatica. Gli altri cacciatori si sono precipitati verso Malizia, che giaceva a terra privo di vita, con una ferita mortale alla testa. Il dolore per l’accaduto ha travolto l’uomo che aveva esploso il colpo, il quale è sprofondato nella disperazione per aver causato involontariamente la morte del suo compagno di caccia e amico fraterno.
I soccorsi e le indagini
Sul luogo sono intervenuti i sanitari del 118, ma il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso di Pierluigi Malizia. La zona, particolarmente scoscesa, ha reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Cosenza per il recupero del corpo.
I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Rogliano hanno eseguito i rilievi e avviato un’indagine per ricostruire nei dettagli la dinamica dell’incidente.
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