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Centrale del Mercure, sindaci dell'area del Pollino sul piede di guerra

S’ipotizza l’incostituzionalità della legge regionale che depotenzia l’impianto

I sindaci dell'area del Pollino si preparano alla mobilitazione perché vogliono la Centrale del Mercure a piena potenza. Sullo sfondo dell'intricata vicenda adesso c'è anche l'invito al presidente Occhiuto a scegliere tra «la follia ambientalista di Laghi e il destino di 1.500 famiglie». È il messaggio chiaro quello che arriva dall’assemblea convocata a Laino Castello per discutere della vertenza del Mercure. In campo ci sono tutti i sindaci dell'area nord, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti delle imprese che operano nel settore della filiera delle biomasse calabresi, i lavoratori dipendenti dell’impianto. Tutti i soggetti interessati al “sì” esprimono delusione, rabbia e frustrazione alla luce delle due audizioni avute in Consiglio Regionale per condividere – il 20 dicembre 2024 con il presidente Mancuso e poi martedì scorso nella corposa audizione nella sesta commissione agricoltura – tutti gli elementi che «potevano e dovevano portare all’approvazione delle proposte di legge di revoca dell’articolo 14 (la Legge Laghi)».

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