"Non abbiamo mai picchiato i bambini. Ci sono tante cose inventate e ingigantite dai dottori dell’ospedale". Lo hanno detto, intervistate a «Pomeriggio cinque», la mamma e la nonna dei bambini di due e quattro anni indagate per presunti maltrattamenti sui piccoli e per le quali l'autorità giudiziaria ha disposto l’allontanamento dalle persone offese.
"L'ultima volta che ho visto mio figlio - ha detto la mamma - ero in ospedale con lui ed all’improvviso sono venuti a togliermelo dalle braccia. E nello stesso momento hanno tolto a mia madre il più piccolo, che era a casa. E da quel momento non li ho più né sentiti e visti. La verità é che i bambini sono stati vittime di cadute accidentali giocando. E noi ci batteremo fino all’ultimo affinché venga fuori la verità perché non posso perdere i miei figli in questo modo. Il mio compagno, quando abbiamo iniziato a frequentarci, sapeva benissimo che io avevo due bambini. Lui li ama e li rispetta più di quanto ama me e più di quanto ha sempre fatto il padre naturale».
"Abbiamo dovuto portare in ospedale il più piccolo - ha detto ancora la madre - perché é caduto dalla moto che gli avevamo regalato e si é rotto un polso. L’altro mio figlio l’ho portato perché perdeva sangue dalla bocca dopo essersi morso». «Io, nei confronti di questi bambini - ha detto, da parte sua, la nonna - mi sento come una seconda madre. Non avrei mai potuto fargli del male e mai avrei permesso che qualcuno gliene facesse. Mi ritrovo come il mostro della situazione solo perché ho avuto lo scrupolo di portare mio nipote in ospedale. Chiedo giustizia e chiedo che venga fuori la verità su quanto é accaduto».
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