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Scuola, 585 pensionamenti a Cosenza. Addio a convitti e laboratori

Filtrano i numeri di docenti e personale amministrativo in quiescenza da settembre. La categoria più numerosa coinvolta negli esuberi rappresentata dagli Ata con, primi fra tutti, decine di collaboratori scolastici

La pensione dietro l’angolo. Sono stati resi noti i numeri relativi ai docenti dei vari ordini e gradi di scuola, oltre che degli insegnanti di religione cattolica, del personale educativo e degli ata che andrà in quiescenza d’ufficio dal prossimo primo settembre perché ha raggiunto il limite d’età previsto dalla legge.

«Si precisa che gli elenchi – spiegano da Palazzo Lecce - non sono da considerarsi esaustivi, in quanto contenenti solo le sedi di titolarità di coloro che compiranno 67 anni entro il 31 agosto 2025, ovvero del personale che, alla luce della nuova legge di bilancio, vanta i requisiti per essere collocato in pensione d’ufficio. Gli elenchi non contengono indicazioni sul personale che ha presentato richiesta di pensionamento anticipato, in quanto in attesa di certificazione da parte dell’Inps, o su coloro i quali, avendo compiuto i 65 anni di età e 41 anni e 10 mesi di servizio, per le donne, o 42 anni e 10 mesi per gli uomini, potrebbero optare per la presentazione della domanda di pensionamento in formato cartaceo».

Diamo i numeri

Il numero più cospicuo delle uscite riguarda il personale amministrativo tecnico e ausiliario (ata) con 175 dipendenti pronti a lasciare il posto di lavoro e godersi la meritata pensione. Nella maggior parte dei casi si tratta di collaboratori scolastici e a seguire assistenti amministrativi, assistenti tecnici e le altre figure dell’universo ata. Quindi 116 docenti impegnati nelle scuole di secondo grado, 72 in istituti di primo grado, 1 solo appartenente al personale educativo impegnato nei convitti, 15 insegnanti di religione cattolica, 132 insegnanti della Primaria, 68 della scuola dell’Infanzia. Sono invece sei i dirigenti scolastici in servizio in altrettanti istituti scolastici calabresi saranno in pensione d’ufficio dal prossimo primo settembre per il raggiungimento dei limiti di età.

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