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A Cosenza l'ultimo saluto a Francesco Occhiuto: "Di fronte al mistero della morte esiste solo questo abbraccio"

È sempre difficile trovare le parole giuste per parlare della morte, soprattutto quando si perde un giovane di soli 30 anni. Francesco Occhiuto è scomparso prematuramente a Cosenza, lasciando un vuoto immenso in chi lo conosceva e amava. Oggi la chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa di viale Cosmai, ha accolto l'ultimo saluto al giovane. Una chiesa che si è riempita di numerosi volti segnati dal dolore. Di sguardi che cercavano conforto. Di abbracci che volevano stringere il ricordo di chi è andato via troppo presto. Il papà, Mario Occhiuto, ex sindaco di Cosenza e attuale senatore, lo zio, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, testimoni di un lutto che va anche oltre il privato, toccando le corde più intime della vita pubblica e personale. In quell’assemblea, il cordoglio si è fatto tangibile, come un manto che avvolgeva chi aveva conosciuto Francesco come un giovane pieno di sogni, speranze e genuina allegria.

«Questa serata è l’espressione di un abbraccio collettivo. Tutti noi qui presenti vogliamo stringerci insieme in un gesto che va oltre le parole, perché di fronte al mistero della morte non esistono parole umane capaci di colmare il dolore o offrire un vero conforto. Un abbraccio. L’abbraccio di tutti noi. L’abbraccio degli amici di Francesco, di Paola, di Mario, di Giovanni, di Maria Clara e di tutti i parenti. Un abbraccio forte, perché solo così possiamo ricordarci che non siamo soli. Le parole non possono colmare il vuoto che Francesco lascia, perché ogni persona è unica e insostituibile. Questo vuoto esiste e dobbiamo accoglierlo, ma non deve trasformarsi in caos. Nel primo versetto del libro della Genesi si parla proprio di un vuoto originario, che viene progressivamente riempito dalla Parola creatrice di Dio, una Parola che non è umana, ma che viene dall’alto. Anche il nostro vuoto rimarrà dal punto di vista umano, ma è chiamato a trasformarsi». Queste le parole dell’omelia di don Giacomo Tuoto.

Presenti i rappresentanti del governo Maurizio Gasparri, Claudio Lotito e Licia Ronzulli, la sottosegretaria Wanda Ferro, la prefetta di Cosenza Rosa Maria Padovano, il sindaco della città Franz Caruso, la presidente della Provincia Rosaria Succurro e i rappresentanti delle istituzioni regionali e locali politiche, militari e religiose. Ad officiare la messa don Nardino Bonanno vescovo emerito San Marco Argentano.

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