
Li si continui a chiamare pure scivoli quegli strani piani inclinati (sempre più spesso dissestati) principio e fine di (quasi) tutti i marciapiedi. Li si continui a chiamare scivoli perché non vi è un termine più appropriato per identificarli in modo preciso, adeguato, consono. Soprattutto per la contingenza, nient’affatto scontata, ché spesso chi li imbocca, quegli scivoli – al di là del gioco di parole – scivola per davvero, cade a terra, si spiaccica sul cemento e a volte si fa pure male. Succede un po’ a tutti sia a chi va a piedi e anche a chi si muove in carrozzina.
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