
Sette anni sono passati da quel 20 agosto 2018, giorno in cui le gole del Raganello, uno degli scenari naturali più suggestivi della Calabria, si trasformarono in teatro di una tragedia senza precedenti. Un’ondata di piena improvvisa travolse due gruppi di escursionisti impegnati nella risalita del torrente, causando la morte di 10 persone e il ferimento di altre 11.
Il ricordo di quelle ore drammatiche resta vivido nelle comunità della zona vicino al Pollino. Le immagini dei soccorsi, con elicotteri e squadre specializzate impegnate a recuperare i dispersi in un ambiente impervio e ostile, segnarono profondamente l’opinione pubblica, aprendo interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione delle escursioni in ambienti naturali a rischio.
Negli anni successivi, le indagini e i processi hanno provato a fare chiarezza sulle responsabilità. Nel 2023 è arrivata la sentenza di primo grado che ha stabilito condanne e assoluzioni, ma la vicenda giudiziaria non si è ancora del tutto conclusa. Le famiglie delle vittime chiedono verità e giustizia, mentre le istituzioni locali hanno più volte ribadito l’impegno per garantire che una simile tragedia non possa ripetersi.
Oggi, il Raganello continua a richiamare appassionati di trekking e natura, ma con regole più stringenti: l’accesso è regolamentato, sono previsti accompagnatori qualificati e sistemi di monitoraggio delle condizioni meteorologiche. Un modo per preservare la bellezza del canyon senza dimenticare il prezzo altissimo che, sette anni fa, venne pagato.
A Civita e negli altri centri del Pollino, la giornata di oggi è dedicata al ricordo. Messe, momenti di silenzio e iniziative commemorative si intrecciano con il dolore dei familiari e il rispetto delle comunità. La tragedia del Raganello rimane una ferita aperta, ma anche un monito: la natura è splendida e potente, e merita di essere vissuta con consapevolezza e responsabilità.
Dalla Giunta regionale: "Ci stringiamo alle famiglie delle vittime della tragedia del Raganello, la Calabria non dimentica"
È quanto si legge in una nota della Giunta della Regione Calabria.
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