
Riprendono in questo mese di settembre i lavori per il cimitero internazionale dei migranti, la grande opera umanitaria voluta dal Movimento Diritti Civili e dal suo leader Franco Corbelli. Il progetto, unico al mondo, sorgerà a Tarsia, in Calabria, e sarà intitolato al piccolo Alan Kurdi, simbolo della tragedia dell’immigrazione.
Il memoriale
L’opera occuperà un’area di circa 30mila metri quadrati, sulla cosiddetta “Collina della Pace”, di fronte al lago e vicino all’ex campo di concentramento di Ferramonti, scelto per il suo valore simbolico di umanità e solidarietà.
La ripartenza del cantiere
Il cantiere, avviato nel 2018 con il sostegno della Regione Calabria e del sindaco di Tarsia, era stato interrotto dopo un anno a causa dell’esaurimento dei fondi e della pandemia. Ora, grazie a un nuovo contributo regionale concesso dal presidente Roberto Occhiuto, i lavori riprenderanno per essere completati.
Corbelli ha espresso soddisfazione e ringraziato sia Occhiuto, per aver reso possibile la ripartenza, sia l’ex governatore Mario Oliverio, che aveva dato l’avvio all’opera.
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