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Corigliano Rossano, Nicola Acri condannato per l’omicidio Sacchetti

A “occhi di ghiaccio”, ex boss e oggi collaboratore di giustizia, è stata inflitta una pena di nove e quattro mesi. Il caso di lupara bianca” è avvenuto nel 2001: il corpo sarebbe stato occultato nella campagna di Cantinella

L'ex boss Nicola Acri

Condannato dal Gup del tribunale di Catanzaro alla pena di 9 anni e 4 mesi Nicola Acri, l’ex boss della ’ndrina di Rossano, per l’omicidio di Andrea Sacchetti. Conosciuto negli ambienti criminali e non solo, come “occhi di ghiaccio” una volta risultava nella lista dei 100 latitanti più pericolosi d’Italia mentre oggi è collaboratore di giustizia, dopo essere stato scovato e arrestato a Sasso Marconi.
Nicola Acri è stato condannato per l’omicidio di Andrea Sacchetti, 29 anni, la cui morte si fa risalire a un classico caso della cosiddetta “lupara bianca” e che sarebbe avvenuto nel febbraio del 2001 nella Sibaritide dopo una sua improvvisa sparizione dalla circolazione dalla data del 5 febbraio. Sarebbe stato ucciso lo stesso giorno. Il suo corpo non è mai stato ritrovato e solo secondo alcune dichiarazioni venute fuori nel corso degli ultimi tempi da parte dei pentiti, si è venuto a sapere che sarebbe stato fatto sparire in una campagna tra la zona di Cantinella e Sibari.
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