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La pianista cosentina Giusy Caruso si esibirà ad Anversa

La calabrese residente a Bruxelles sarà impegnata in una performance-seminario sull'esplorazione sonora della cantillazione ebraica del Cantico dei cantici

Sarà la pianista concertista cosentina Giusy Caruso la protagonista dell'evento organizzato per la giornata internazionale dedicata alla commemorazione delle vittime dell'Olocausto. Mercoledì 27 gennaio,ore 15 la Società Dante Alighieri di Anversa, in Belgio, in collaborazione con la comunità di Sant'Egidio e con il patrocinio dell'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, darà spazio alla riflessione e voce alla musica, proprio in questo momento in cui i riflettori sull'arte sono spenti a causa delle restrizioni vigenti che vedono teatri e sale chiuse al pubblico. La giovane calabrese, residente a Bruxelles sarà impegnata in una performance-seminario sull'esplorazione sonora della cantillazione ebraica del Cantico dei Cantici (Shir ha shirim) della Torah, la Bibbia ebraica, presentando ed eseguendo il brano Shin per pianoforte (2014) della compositrice italiana Carla Rebora. Suddiviso in sei canti ripresi dalla cantillazione ebraica contenuta nell'Haggada di Pasqua, la composizione Shin, nella performance pianistica, lettura e presentazione di Giusy Caruso, condurrà gli ascoltatori verso le mistiche corrispondenze e sottili simbologie tra parola, numero e musica. Shin è, infatti, la ventunesima lettera dell'alfabeto ebraico, formata da tre linee verticali, unite da un punto centrale, che rappresentano l'Albero della Vita e i Tre Pilastri: Isacco, Giacobbe (linea centrale) e Abramo. Il progetto Shin è il frutto degli studi pianistici e musicologici della Caruso, cui seguirà la pubblicazione di un suo articolo di ricerca per la Rivista di Analisi e Teoria Musicale sul ruolo e il rapporto tra compositore e musicista-performer.

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