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Peppino Mazzotta e la fine del Partito comunista, l'attore cosentino torna in città

Peppino Mazzotta

«Torno sempre volentieri in Calabria e a Cosenza: questa è la mia terra!»: Peppino Mazzotta partecipa a un incontro pubblico nell’area urbana bruzia di ritorno da Roma. Nella Capitale ha preso parte alla presentazione de “I pionieri”, un film diretto da Luca Scivoletto, ambientato nel 1990 e nel quale il celebre attore cosentino figura tra i principali interpreti. «Una bella esperienza artistica» conferma «mi è piaciuto molto il lavoro propostomi da Scivoletto» aggiunge «perché mi ha riportato tra l’altro indietro negli anni, a un periodo storico-politico italiano rivelatosi poi foriero di tante conseguenze per il nostro Paese». Mazzotta non nasconde di considerare Enrico Berlinguer tra le figure più importanti nel Dopoguerra italiano. E la pellicola racconta la storia di Enrico Belfiore (Mattia Bonaventura), un bambino cresciuto da due genitori appassionati di politica, in particolare del partito comunista. Enrico, però, non ha le stesse passioni della sua famiglia, anzi vorrebbe solo trascorre la sua giovinezza come un ragazzo qualsiasi senza l'ombra dei suoi genitori e l'etichetta di piccolo sovietico. È per questo motivo che un giorno scappa di casa per andare nel bosco, dove lo attende il suo amico Renato, intenzionato a rifondare il campo scout di stampo comunista "I Pionieri d'Italia" insieme ad altri coetanei.

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