«Il Comune è in dissesto dal 2011, quando abbiamo avviato un piano di risanamento decennale bocciato da questa stessa Corte dei Conti e poi approvato a Roma dalle Sezioni riunite. Come previsto, abbiamo diminuito le spese e aumentato le entrate ma non come programmato anzitutto per la difficoltà di riscuotere i tributi, a cominciare da canone idrico e rifiuti».
Mario Occhiuto ha manifestato relativa tranquillità ieri all'uscita dall'udienza dinanzi ai magistrati contabili di Catanzaro che contestano il mancato rispetto degli obiettivi intermedi del Piano di riequilibrio che quindi rischia di saltare, con inevitabili conseguenze politiche.
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