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Sos imprese, a Cosenza ne spariscono 223 ogni mese

I dati del 2023 nel rapporto annuale di Movimprese, torna a salire però il saldo tra aperture e chiusure (+487)

Il 2023 è stato un lungo viaggio su un crinale roccioso con la crisi che ha imposto il suo morso modificando le vite e i percorsi quotidiani di famiglie e attività produttive. I dati di Movimprese degli ultimi dodici mesi nel Cosentino rivelano una crescita sia pur minima nel rapporto tra alfa e omega delle aziende. L’impresa cosentina resta a galla grazie, soprattutto, al salvagente della filiera superbonus, che già in passato aveva rianimato il settore delle costruzioni e ora lo tiene in vita anche se la spinta si è ridotta (8.433 attività edili con una crescita di +0,67%). Continua a far segnare numeri importanti il settore dei servizi (grazie alla ripresa del turismo e alla moltiplicazione, in particolare, delle piccole strutture ricettive come i B&B e un totale complessivo di 19.135 realtà in tutta la provincia) che fanno registrare l’aumento più corposo (+2,09% valore stabile rispetto al 2022 chiuso con un +2,08%) degli ultimi dodici mesi. Il commercio è l’articolazione produttiva più consistente con le sue 19.329 realtà e un tasso di crescita ancora negativo (-0,40%) ma in miglioramento rispetto a un anno fa (-0,68%). Inverte la tendenza e torna nel campo positivo il tasso di crescita dell’agricoltura con 12.001 realtà e un +0,14% rispetto a l 2022 chiuso con -0.11%. In rosso anche il dato delle industrie che mettono insieme 4.980 realtà con un dato di crescita contromano che segna -0,32%, comunque in risalita rispetto allo scorso anno, chiuso con -0,72%.

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