Le convulsioni che hanno accompagnato la presentazione delle liste del Pd per il voto alla Provincia hanno generato imprevedibili rigurgiti che rischiano di piombare le ali alla dottrina del cambiamento, perno del programma di rilancio del partito. Le accuse di Marco Ambrogio hanno prodotto veleni che hanno fatto straripare la reazione del segretario provinciale, Luigi Guglielmelli.
Nella sua replica c’è la sintesi di un imbarazzo generale nella maggioranza di un partito orientato a prendere le distanze con il consigliere comunale a Palazzo dei Bruzi nonché aspirante consigliere provinciale. La denuncia dell’ipotetico “baratto” che gli sarebbe stato offerto per lasciare il posto in lista alla Provincia ha di fatto spalancato le porte ad una convivenza divenuta ormai insostenibile.
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