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Viadotto Cannavino, Guccione: "Anas ritarda le prove di carico e il tratto resta chiuso al traffico"

Viadotto Cannavino
È ancora chiuso il Viadotto Cannavino. 
Sul perché l’Anas continui a ritardare gli interventi, lasciando chiusa l’unica arteria di collegamento primaria tra la costa tirrenica cosentina, i centri della Sila, quelli turistici di Camigliatello, Lorica e la città di Crotone interviene il consigliere regionale Carlo Guccione.
Sul tema "Ho più volte chiesto garanzie, anche attraverso alcune interrogazioni, sul rispetto del cronoprogramma dei lavori, per evitare un prolungamento dei tempi di chiusura della statale 107 Silana-Crotonese".
A quanto pare, però, questa volta mancherebbero solo le dovute prove di carico per poter riaprire il viadotto almeno al traffico dei mezzi leggeri.
"Il monitoraggio del viadotto Cannavino, lungo 400 metri e alto 120 metri, iniziò nel 2006. Nel corso del tempo, una serie di segnalazioni di cittadini e amministratori locali hanno evidenziato numerose criticità. L’Anas ha effettuato gli interventi cosiddetti di prima fase che hanno mirato a migliorare il transito, eliminando gli avvallamenti presenti sulla soletta e riducendo le vibrazioni subite dalla struttura al passaggio dei mezzi pesanti. Dopo alcune operazioni di manutenzione sono iniziati i lavori di messa in sicurezza del Viadotto. In questi anni il Comune di Celico e quelli limitrofi hanno subito enormi danni economici, il ritardo dei lavori e il mancato rispetto dei tempi ha creato ripetuti disservizi ed enormi disagi alla circolazione e ai cittadini.
Ora che quella parte di lavori risulta terminata permettendo l’apertura al traffico ai mezzi leggeri, l’Anas proceda ad effettuare le prove di carico".

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