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Longobucco, polemica sui disservizi di località Destro

Romano e Pellegrino

"L’amministrazione comunale di Longobucco, che resta perfettamente in carica così come il Consiglio fino allo scadere dei termini assegnati al sindaco per l’eventuale ritiro delle proprie dimissioni (20 giorni dal deposito protocollato delle stesse), si adoperi perché venga convocata con urgenza l’assise civica con almeno un punto all’ordine del giorno: discutere ed approvare l’atto di indirizzo utile ad attribuire ai residenti della località Destro un credito del 40% sulle bollette del servizio idrico e fognante per il 2022". È quanto dichiarano i consiglieri comunali de La Nuova Longobucco Domenico Romano e Katia Pellegrino sottolineando due aspetti ormai evidenti ed innegabili.

La polemica

"Da una parte, i contenuti della delibera di giunta fatta frettolosamente predisporre dal Primo Cittadino a poche ore dall’annuncio delle sue stesse dimissioni lo scorso lunedì 8 novembre, rappresentano un riconoscimento del disservizio subìto dai cittadini, richiesto, invano, per mesi. Dall’altra, lo stesso comportamento del sindaco non fa che confermare sia la bontà dei nostri ripetuti suggerimenti e delle nostre proposte di cui di fatto si prende atto in quella delibera; sia che, quindi, una strada percorribile per correggere il tiro ed intervenire sulla variazione di bilancio c’era prima e c’è a maggior ragione oggi. Un risultato che arriva tardi – precisano – ma che comunque arriva, nell’interesse generale. In consiglio comunale, con ribadito senso di responsabilità e alla luce dell’impegno coerentemente portato avanti fino ad oggi, non potremo che votare a favore di questo atto di indirizzo per l’agevolazione del servizio a valere sul 2022".

Romano e Pellegrino, infine, prendono atto che anche il Partito Democratico, tra i principali azionisti della maggioranza e dell’Esecutivo Pirillo, "abbia preso le distanze dalla squadra di governo, condividendo la necessità ormai unanime di confrontarsi senza peli sulla lingua sul fallimento politico-amministrativo dell’Esecutivo e mettere le basi sin da ora per un’alternativa futura e, finalmente, per il rilancio strategico di tutte le potenzialità ad oggi inespresse di Longobucco nel territorio e nella regione".

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