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Ziccarelli stacca la spina alla città unica: «Rende non sarà il quartiere di Cosenza»

Il leader del Laboratorio civico stoppa il progetto di Innova

Il centro storico di Rende

Città unica, nuovo ospedale, termovalorizzatore e rifiuti. Ed ancora: ambiente, rapporti con Unical, infrastrutture. L'assemblea di Innova Rende ha fatto fare quello scatto in più alla discussione politica che negli ultimi mesi era sembrata monca. Inerme. La presenza del sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ancora di più. «È fondamentale superare le divisioni identitarie e campanalistiche alimentate esclusivamente dalla politica. I cittadini di Cosenza, Rende, Castrolibero e Montalto si sentono parte di un’unica area», ha rimarcato il primo cittadino cosentino.
E Rende? Assente perché non invitato il sindaco Manna, oggi interviene uno dei suoi uomini più fidati: l’assessore Domenico Ziccarelli. In qualità, anche, di segretario del Laboratorio civico che è il movimento politico espressione proprio di Manna. «Ci sono due cose che dobbiamo dire dell’iniziativa di Innova: Rende non deve e non può diventare un quartiere di Cosenza constatato che il programma del neoeletto sindaco prevede, e giustamente dal suo punto di azione, tutta una serie di realizzazioni strategiche e nodali nella sola città bruzia. D’altronde, però, non si può parlare a Rende, di Rende e della prospettiva di Rende, in assenza dei protagonisti istituzionali del comune dell’oltre Campagnano», scrive Ziccareli. Che poi utilizza esempi per chiarire meglio il suo concetto politico. «Liberi di farlo, ma è come giocare al tressette col morto. Cioè un gioco inutile e difficile. Difficile far capire ad una comunità che debba nascere una nuova in cui gli attori protagonisti sono tutti scelti e stabiliti e gli altri dovrebbero invece essere relegati a fare le comparse. Bisogna invece compiere scelte condivise, magari anche con il primo cittadino di Rende e condivise attraverso l’esercizio democratico della partecipazione attiva alla cosa pubblica con tutti gli attori istituzionali come finora fatto da noi», afferma il segretario del Lab. «Altrimenti – conclude Ziccarelli – più che Natale sembra carnevale, dove ogni scherzo vale».

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