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Le ragioni del “sì” al referendum spiegate a Castrolibero

Il Referendum del 12 giugno 2022 e l'importanza della partecipazione e delle ragioni del “Sì”. A Castrolibero si è tenuto il partecipato dibattito organizzato dal Partito Democratico e proprio da Castrolibero è partito un messaggio significativo, chiaro: l'invito ai cittadini a esercitare il diritto di voto – libero e consapevole - nel segno della civiltà e della democrazia. Al tavolo dei relatori Raffaella Ricchio, segretaria del Partito Democratico di Castrolibero che ha coordinato i lavori; Angelo Gangi, consigliere del Comune di Castrolibero; Giovanni Greco, sindaco di Castrolibero; Marcello Manna, sindaco di Rende; Franz Caruso sindaco di Cosenza; Giuseppe Mazzuca, presidente del Consiglio comunale di Cosenza e la deputata Enza Bruno Bossio.
Erano presenti, tra gli altri, Nicola Adamo, Luigi Incarnato, l'assessore del Comune di Rende e segretaria del Pd rendese Annamaria Artese e l'assessore al bilancio di Rende Fabrizio Totera. Un dato significativo è rappresentato dal fatto che Cosenza, Rende e di Castrolibero abbiano come segretarie cittadine tre donne di alto profilo umano e professionale come Caligiuri, Artese e Ricchio.
«Il futuro di una giustizia giusta, equa e responsabile passerà dalle nostre mani», ha sottolineato il sindaco di Castrolibero, Greco. Il sindaco di Rende, Manna, ha offerto diversi spunti di riflessione attraverso un approfondimento sul tema giustizia che «non è legato solo a questi quesiti referendari e che non si esaurisce solo coi referendum». Il sindaco rendese ha precisato come sia «necessario andare a votare. È una battaglia di civiltà», aggiunge. «Sulla giustizia – ha rimarcato - vanno fatte le riforme. La battaglia sulla giustizia è una battaglia che ci appartiene e non possiamo assolutamente indietreggiare». Secondo Caruso, sindaco di Cosenza, «abbiamo il dovere, non solo il diritto, di andare a votare e fare votare. Dobbiamo difendere l'istituto democratico del referendum. Bisogna votare Sì – ha rimarcato - perché i cinque quesiti referendari sono necessari per la vita democratica di tutti. Va difesa la coscienza civile. Va difesa la giustizia giusta». L'on. Bossio ha ribadito come debba esserci «una giustizia non basata sul sospetto ma sulla presunzione d'innocenza» e che non sia vero che «votare sarebbe inutile “perché si tratta di un referendum abrogativo”, si andrebbe invece a dare un segnale importante – ha precisato - testimoniando, con il Sì, che la giustizia andrebbe nella direzione dei principi democratici». Gli autorevoli relatori hanno affrontato diversi temi: dall'astensionismo ai diritti divili, dal garantismo alla giustizia, dalla responsabilità civile alle riforme e così via. È emersa la volontà dei sindaci dell'area urbana di intraprendere un percorso condiviso, volto al dialogo e al confronto. La segretaria Ricchio, che ha organizzato e promosso l'incontro, ha infine rinnovando l'attenzione ai temi trattati e invitando a «votare Sì ai cinque quesiti del referendum del 12 giugno, per una giustizia che sia davvero giusta».

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