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Rende, le pratiche edilizie in Consiglio. I dubbi della minoranza sui Pau

Il gruppo consiliare “Rende per Rende” aveva presentato una interrogazione al sindaco e agli Uffici competenti

Il presidente del Consiglio comunale, Gaetano Morrone, ha convocato la prossima civica assise per il 26 ottobre. Tanti i punti all'ordine del giorno; uno, in particolare, preoccupa le opposizioni. È quello relativo ad alcune pratiche edilizie. L'amministrazione chiede al consiglio di approvare diversi passaggi (in quanto rientranti negli ex Pau ormai scaduti) e non autorizzativi dagli uffici.
La questione è delicata e per avere chiarimenti sulla situazione giuridica delle aree ex Pau, il gruppo consiliare riconducibile a Massimiliano De Rose, Enrico Monaco e Michele Morrone di "Rende per Rende" aveva proposto una interrogazione a risposta scritta al Sindaco ed agli Uffici, «che nonostante siano decorsi molto più dei 30 giorni previsti e sia stata sollecitata più volte – affermano – molto stranamente non ha avuto alcuna risposta. Abbiamo chiesto una risposta scritta, firmata, ma pare preferiscano evitare», ribadiscono i tre consiglieri. Di cosa si tratta? Intanto la premessa che i "Pau adottati con deliberazioni di Consiglio comunale nel corso dell’anno 2008, risultano essere scaduti nel 2018 e che il documento preliminare relativo al Piano strutturale comunale (Psc) approvato dal Consiglio comunale con delibera n. 2 del 30 gennaio 2020, a tutt’oggi non ha avuto seguito, non essendo stato approvato né adottato il definitivo del Psc».

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