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Pd di Cosenza, prioritaria l’apertura al dialogo

L’appello arriva da più componenti che reputano fondamentale la politica dell’ascolto e il coinvolgimento del territorio

Vittorio Pecoraro, segretario provinciale dei dem

È un Pd in cammino ma ancora alla ricerca della propria identità. Ed è su tale aspetto, almeno a queste latitudini, che il partito intende lavorare nel tentativo di raggiungere la tanto declamata unità. Certo, il congresso nazionale, che si aprirà da qui a breve, darà delle indicazioni precise ai militanti, ma proprio dal Cosentino parte l’invito a rappresentare le istanze dei territori. Quasi un coro unanime proveniente dalla miriade di componenti gravitanti intorno alla galassia democrat, critiche quanto basta rispetto ad alcune scelte assunte dal partito, ma aperte al dialogo, purché, appunto, si abbandoni la strada dei personalismi per abbracciare tutti la medesima causa.

L’appello di Di Natale

Indirizzo ritenuto indispensabile, per esempio, dall’ex consigliere regionale, Graziano Di Natale, che nei giorni scorsi dalla Sala degli Specchi della Provincia ha lanciato l’ennesimo appello, durante una manifestazione alla quale hanno partecipato numerosi amministratori locali. «Non vogliamo più delegare il nostro pensiero ad altri. Se si vuole interloquire siamo pronti all'ascolto, ma occorre che la Calabria sia al centro della discussione politica e innovare la classe dirigente».

I Ricostituenti

S’era espresso più o meno in questi termini pure uno dei componenti storici del movimento dei Ricostituenti, Sergio De Simone, che intervenendo nel dibattito sulla paventata chiusura della Federazione bruzia del Pd per mancanza di fondi, ha incalzato, rivolgendosi al segretario provinciale, Vittorio Pecoraro: «Bisognerebbe innanzitutto rimuovere i nodi politici per il rilancio del partito, andando oltre la logica autoreferenziale e correntizia».
L’invito di BevacquaAnche l’attuale capogruppo del Pd alla Regione, Mimmo Bevacqua, fondatore del movimento politico-culturale Zonadem è della medesima idea, e lo ha ribadito di recente in un incontro ad Acri: «Sarebbe necessario – le sue parole – stimolare un dibattito politico e sociale pure fuori dal perimetro del partito». Insomma, gli stimoli non mancano, al netto di tradurli, poi, in fatti concreti.

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