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Città unica, a Rende la resistenza è trasversale. Scenderanno in piazza i cittadini

L’assemblea ha chiuso il cerchio sulla dichiarata opposizione alla proposta regionale. Si pensa a un incontro con i sindaci, Occhiuto e Mancuso

Sulla città unica, Rende alza le barricate. Nel vero senso della parola. Con la possibilità, addirittura, di una occupazione pacifica sul Campagnano o, peggio, di una protesta veemente all'ingresso dell'autostrada. Con Principe a capo del raggruppamento, senza distinzioni politiche? Sì, in parte. Insieme a lui anche altri due, forse tre, delegati che possano essere rappresentativi della volontà popolare. La sintesi della riunione operativa tra le tante forze politiche della città (hanno partecipato oltre 16 associazioni e movimenti più altri addetti ai lavori) è forse questa.

Lunedì sera, in un noto hotel cittadino, le forze politiche locali – che fino a questo momento sono state rivali ed oppositrici le une con le altre – hanno sotterrato l'ascia di guerra per opporsi, tutti insieme, alle fasi della costituenda Città unica. La riunione ha deciso di stilare un documento unico e convocare, entro dieci giorni al massimo, una nuova assemblea aperta a tutti, alla presenza anche del sindaco di Cosenza, Caruso e di Castrolibero, Greco. Hanno partecipato Rende Si, Rende l’Idea, Missione Rende, La Primavera di Rende, Rende per Rende, InnovaRende AttivaRende, Federazione Riformista di Rende, Laboratorio politico “Carlo Rosselli”, Rende Cambia Rende, Partito Socialista di Rende, IdM Rende, Movimento Civico Rende, Aria Nuova – Rende Centro storico, Associazione La Fenice – Centro Storico, Rappresentanza cittadina di Santo Stefano. E poi ex amministratori Comunali quali Giuseppe Infusino, Pietro Paolo Ruffolo.

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