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Gestione impianti sportivi a Corigliano Rossano. Salimbeni ricorre in Procura

Dalle numerose strutture entrano in bilancio solo 13mila euro. Sconosciuti i conduttori di stadi e palazzetti

Comincia ad infuocarsi l’attività politica nell’ambito del consiglio comunale, con l’opposizione che incalza in modo pesante l’esecutivo comunale, anche facendo ricorso alla Procura della Repubblica, su problematiche del settore dell’impiantistica sportiva, ora che gli schieramenti in campo per la prossima competizione elettorale amministrativa sembrano delinearsi.
Ad aprire le ostilità in un modo inconsueto, rispetto ai suoi puntuali rilievi verso l’attività amministrativa, è il consigliere comunale di Azione, Mattia Salimbeni, candidato a sindaco della coalizione civico-moderata, che ritorna sulla questione degli impianti sportivi presenti in città di cui il comune percepirebbe solo 13 mila euro, sottolineando che nel settore dell’impiantistica sportiva regnerebbe l’anarchia. Un fatto «anomalo» a parere del consigliere di opposizione e aspirante alla poltrona più importante del Municipio, «poiché il comune – secondo Salimbeni – non sarebbe a conoscenza di chi gestisce gli impianti». Salimbeni, che aveva già chiesto ragguagli sulla questione torna all’attacco in modo pesante annunciando di avere presentato «apposito esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari, affinché – asserisce – si faccia luce su questa vergognosa situazione», dopo che lo scorso 15 febbraio l’argomento era stato trattato nel consiglio comunale svoltosi in modalità question-time, sulla base di una sua stessa interrogazione.

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