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Cosenza, tentativi di riconciliazione in casa Pd

Sta facendo discutere, ormai da giorni, la scissione dal gruppo consiliare dei democrat di tre consiglieri di area

Gianfranco Tinto, Aldo Trecroci e Francesco Graziadio

Spegnere la miccia della polemica in casa del Pd è obiettivo a cui tendono tutte le componenti afferenti al medesimo schieramento. C’è però, che coloro i quali dovrebbero sedersi intorno a un tavolo e discutere rappresentano proprio le parti attualmente in combutta, cioè il gruppo dei dissidenti in Consiglio comunale e la Federazione.
Nella fattispecie i tre rappresentanti delle istituzioni locali sganciatisi dall’alveo democrat nel civico consesso, Francesco Graziadio, Aldo Trecroci e Gianfranco Tinto e il segretario provinciale, Vittorio Pecoraro. Oggetto del contendere la paventata espulsione della triade consiliare dal partito. Eventualità adesso al vaglio della Commissione di garanzia presieduta dall’ex sindaco, Salvatore Perugini, pronta ad esprimersi nel merito a stretto giro di posta. Lo spettro del cartellino rosso è iniziato a manifestarsi all’indomani della costituzione di un nuovo soggetto politico all’interno dell’assemblea, frutto di un ragionamento elaborato dai dissidenti, appunto, che poi hanno dato vita a un avamposto autonomo denominato “Democrazia e Partecipazione”, in quanto sarebbero cadute sempre nel vuoto le loro sollecitazioni circa l’apertura al dialogo, scarsamente riscontrato – secondo Trecroci, Graziadio e Tinto – anche durante la recente scalata nell’assise di piazza 15 Marzo.

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