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A Corigliano Rossano si verifica il crollo dei partiti: i simboli tradizionali non sfondano I VOTI

Pd, M5S, Avs, Fdi, FI e Lega escono dalla battaglia elettorale sensibilmente ridimensionati

Il trionfo di Stasi, che 5 anni fa era stato eletto e sostenuto esclusivamente da liste civiche, si è ripetuto anche in queste elezioni e sempre con il contributo determinante delle liste civiche. Meno decisivi i partiti. sia per il primo cittadino sia per la Straface. Si conferma, dunque, vincente la strategia del civismo che ha messo ancora di più in luce la crisi dei partiti tradizionali dell’una e dell’altra coalizione.
Partendo dalla riconfermata maggioranza emerge con chiarezza che i movimenti civici che si sono imposti facendo man bassa di voti sono stati “Uniti per Stasi Sindaco” e “Città Libera” che hanno riportato rispettivamente 4.821 e 4.084 guadagnando 3 seggi ciascuno nel prossimo consiglio comunale. A fronte di questi risultati, appaiono davvero secondari i risultati dei 3 partiti presenti nella stessa coalizione che occupano le ultime posizioni all’interno della stessa.

Il M5S, vincente alle europee, e che, nelle elezioni politiche precedenti a quelle dell’ultima tornata aveva sbaragliato gli avversari degli altri partiti, portando in parlamento 4 parlamentari, ha rimediato 1.938 voti un solo seggio. Allo stesso tempo anche l’AVS, probabilmente pensava a un risultato più soddisfacente, anche guardando al dato delle europee nel meridione, si è fermata a 1.840 voti e di un solo seggio. Ultimo il Pd che ha sbancato alle elezioni europee a livello nazionale, qui a Corigliano Rossano con la sua lista ridotta a 20 componenti, ha raggiunto 1.464 voti e conquistato un solo seggio.
Ancora più appariscente lo smacco subito da partiti della coalizione di centrodestra di Pasqualina Straface, che governano la Regione e che a livello nazionale dirigono l’Italia, rispetto ai dati delle liste civiche. Anche qui la lista più votata è stata una civica, “Movimento del Territorio”, che ha riportato 3.652 voti e conseguito 2 consiglieri comunali per la prossima assise civica. Molto distanziati, invece i grandi partiti come Forza Italia. In questo caso ed in quello di Fratelli d’Italia il crollo è ancora più eclatante e clamoroso. Forza Italia, la forza politica a cui appartiene la candidata a sindaco sconfitta, Pasqualina Straface, e che governa la Regione con Roberto Occhiuto, vicesegretario Nazionale del partito Azzurro, che ha sponsorizzato la candidatura dell’avversaria, intervenendo al aprendo la campagna elettorale con i toni da trascinatore, è finita al secondo posto, ma molto distanziata dalla civica riuscendo ad ottenere solo 2.494 voti ed eleggendo, nonostante la differenza di oltre 1.000 voti dalla civica, 2 consiglieri comunali.
Su un gradino ancora più in basso il partito di Giorgia Meloni che in loco può contare sulla presenza del senatore Ernesto Rapani e il partito di Azione il cui attore principale è il consigliere regionale Giuseppe Graziano, già sconfitto, da candidato a sindaco nel 2019 dall’attuale sindaco rieletto, Flavio Stasi, mentre oggi il partito di Calenda ha prodotto un vero e proprio flop, nonostante il partito nella consiliatura appena conclusa disponesse di ben 6 consiglieri.
Fratelli d’Italia, infatti con i 2.350 voti si colloca allo stesso livello delle due liste civiche di cui una, espressione della stesso partito assieme al partito dei Moderati e cioè “Città Futura-Noi Moderati ed “Uniti per Corigliano Rossano”.
Fdi nel racimolare quei pochi voti, nonostante le premesse ed il lavoro dei dirigenti a livello locale, ha potuto eleggere un solo consigliere comunale, lo stesso numero delle due liste civiche appena citate.
Ma il partito che ha manifestato la crisi più profonda è senz’altro quello della Lega Salvini Premier che ha racimolato solo 927 voti, rimanendo a mani vuote, in quando non ha eletto nessun consigliere e non sarà presente nell’assise civica che si insedierà a giorni.
Un Altro flop è quello della lista “Civico e Popolare – per una città Viva” costituita dal movimento fondato da Luigi Promenzio, di cui è stato capogruppo nel consiglio comunale scorso, e da elementi di Italia Viva. In questo caso gli elettori sicuramente non avranno condiviso il passaggio repentino a sostegno della coalizione di Centrodestra in quanto il fondatore di Civico e Popolare è stato negli anni passati esponente di spicco del Partito Democratico. Il movimento, infatti, non sarà presente in consiglio comunale nonostante abbia avuto in lista esponenti di peso che hanno ricoperto i ruoli di assessore negli ex comuni di Corigliano e Rossano. Mentre anche Italia Viva non potrà disporre di un consigliere nonostante il partito sia stato fondato in città di recente dall’ex sindaco Stefano Mascaro.

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