Si terrà il 24 ottobre prossimo il consiglio comunale sulla Baker Hughes. Nel mentre impazzano le roventi polemiche esplose dopo l’annuncio del ritiro da parte della multinazionale dell’investimento da 60 milioni di euro nel porto di Corigliano a seguito del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da pare del sindaco Flavio Stasi, arriva la data del tanto atteso e richiesto civico consesso più volte invocato dalla minoranza consiliare.
Nella giornata di mercoledì scorso si è riunita la Conferenza dei capigruppo presieduta dalla presidente del consiglio, Rosellina Madeo, alla presenza di tutti i capigruppo di maggioranza (Uva, Baffa, Sanzi, Trento, Costa, Candreva, Sciarrotta e Leonetti), si è stabilito di confermare la data del 24 ottobre, già decisa all'unanimità nella Conferenza dei capigruppo dello scorso 24 settembre, come giorno in cui sarà celebrato il consiglio comunale sulla Baker Hughes. «Tale decisione conferma l'attenzione» spiega Madeo «che le istituzioni cittadine hanno posto ed intendono porre alla questione, nel solco di percorsi istituzionali di chiarezza e serietà».
Intanto non si fermano le polemiche e gli interventi sulla vicenda. Il senatore Fausto Orsomarso, membro della Commissione Finanze e Tesoro, stigmatizza l’infelice decisione del sindaco Stasi: «Una classe dirigente responsabile, non solo politica sia chiaro, cerca di far di tutto per cambiare in positivo la percezione e la realtà della Calabria a livello nazionale ed estero, ed ecco che il tentativo riuscito di attrarre imprese che investono capitali per insediamenti produttivi, viene vanificato dal cavillare in burocratese, addirittura ricorrendo al nostro Capo di Stato come se l’azienda utilizzasse gas nocivi. Francamente è imbarazzante e desolante. Sono argomenti cruciali per garantire un futuro di lavoro a tanti calabresi ma di fronte a paralizzanti “scelte da azzeccagarbugli” vien voglia di dire che persino Marx avrebbe definito questi soggetti quali “nemici del progresso con la testa rivolta all’indietro». Il sen. Orsomarso concorda col rammarico del presidente regionale di Unindustria, Aldo Ferrara, che ha opportunamente rammentato «il lavoro svolto al fianco delle Istituzioni per costruire le migliori condizioni di contesto possibili affinché la Calabria sia terra capace di attrarre investimenti provenienti soprattutto da oltre i confini. In un colpo solo, la regione ha perso una triplice, importante opportunità per il suo sviluppo industriale, sociale ed economico».
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