Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Prevenzione della violenza di genere, visita della consigliera regionale Amalia Bruni all'Associazione Mondiversi di Corigliano-Rossano per discutere la proposta di legge

Un incontro che vuole essere prima di tutto un'occasione importante per rafforzare il legame tra le istituzioni e le realtà territoriali che operano sul fronte della tutela delle donne.

La consigliera regionale Amalia Bruni ha visitato nei giorni scorsi l’Associazione Mondiversi, realtà che a Corigliano-Rossano da anni si distingue nel territorio per l'impegno nella tutela delle donne vittime di violenza. Durante la visita, la Consigliera ha incontrato il presidente dell'associazione, Antonio Gioiello, e le operatrici del Centro Antiviolenza Fabiana e delle due Case Rifugio, che ogni giorno offrono supporto e accoglienza a donne in difficoltà, in un ambiente familiare, accogliente e altamente professionale.

Questo incontro si inserisce nel percorso di visite che la consigliera Bruni ha avviato per discutere della proposta di legge regionale sulla prevenzione della violenza di genere, volta a garantire una maggiore protezione per le donne vittime di abusi e maltrattamenti. La consigliera Bruni ha sottolineato l’importanza di aggiornare la legislazione regionale, ormai obsoleta, per rispondere alle crescenti necessità del fenomeno della violenza di genere, che purtroppo continua a crescere, anche in Calabria.

“Si tratta di un aggiornamento indispensabile alla normativa regionale, ferma alla legge n. 20 del 2007, una legge che ha rappresentato un primo passo importante ma che oggi, dopo 17 anni, non è più in grado di rispondere alle necessità attuali - ha spiegato Bruni -. Il fenomeno della violenza di genere è diventato sempre più dilagante e i numeri sono allarmanti. La Calabria, purtroppo, è carente nel numero e nella distribuzione delle case rifugio e dei centri antiviolenza. È inaccettabile che, dopo oltre 17 anni, la nostra regione non abbia ancora colmato questo divario normativo e strutturale”.

Amalia Bruni ha evidenziato che la proposta di legge mira a passare dalla precarietà alla programmazione, garantendo alle strutture che accolgono le vittime risorse adeguate, stabilità e continuità, creando un sistema integrato e uniforme di protezione. Un elemento fondamentale del progetto è l’istituzione di un fondo unico regionale sulla violenza, che metta insieme le esigenze di tutti i centri e le case rifugio, con l’obiettivo di garantire risorse adeguate per le rette e per il sostegno alle attività quotidiane delle strutture.

“La nostra regione ha il dovere di allinearsi agli standard nazionali e di garantire a ogni donna, ovunque si trovi, le stesse possibilità di essere accolta, ascoltata e protetta”, ha concluso la Consigliera, invitando alla collaborazione con i territori, i partiti, le associazioni e i movimenti per un percorso condiviso di sensibilizzazione e cambiamento.

L’associazione Mondiversi, che gestisce il CAV Fabiana e le case rifugio, è un punto di riferimento per la città e il territorio, grazie all’impegno delle sue operatrici, che con passione e dedizione affrontano ogni giorno le sfide legate alla violenza di genere.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia