La campagna elettorale per le Regionali in Calabria si avvia alla conclusione. Il centrosinistra si prepara per il suo comizio finale, in programma in Piazza Bernardino Le Fosse, a Corigliano Rossano, che vedrà la presenza del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, al fianco del candidato alla Presidenza della Regione, Pasquale Tridico. La leader del centrosinistra, Elly Schlein, si è collegata da remoto e non è voluta mancare all'importante evento.
«Avete poche ore davanti, per fare la differenza. Sappiamo che tanta gente non crede più che il proprio voto faccia una differenza sulle proprie condizioni materiali. Questa destra sta dimostrando il contrario: calpesta i diritti, nega il salario minimo, nega la lotta al precariato e anzi rende più precario il lavoro per i giovani in Calabria. E’ una destra che ha dimenticato le politiche industriali ed è una destra che taglia sulla sanità, sul welfare e sulla scuola pubblica. Non lo dobbiamo accettare, possiamo fare la differenza».
Schlein, nel suo intervento, ha citato le priorità della coalizione per la Calabria, dal ritorno dei giovani che se ne sono andati, alla «difesa della scuola pubblica come primo luogo di emancipazione sociale delle persone, ove sbloccare quell'ascensore sociale che si è rotto ed entro cui si soffoca e moltiplicare gli asili nido perché sono il luogo dove si contrasta la povertà educativa, ma dove si dà tanto lavoro di qualità, soprattutto alle donne. Quando mancano gli asili nido sono le donne calabresi soprattutto a rinunciare al lavoro. Non ce ne facciamo granché di una premier donna se non si batte per migliorare le condizioni di vita di tutte le altre donne di questo Paese».
Altra priorità indicata dalla segretaria dem il lavoro, con la proposta di un salario minimo regionale per contrastare la precarietà, e il diritto alla casa e alla democrazia». «Voglio ringraziare tutte le forze che stanno sostenendo Pasquale Tridico - ha concluso Schlein - che è la persona più attenta e più autorevole che potessimo candidare alla guida di questa regione. Il Pd si è messo di grande impegno in questa campagna elettorale perché è convinto che tu debba essere il prossimo presidente della Regione».
In collegamento anche il senatore Marco Croatti, uno dei quattro parlamentari della Flotilla. «Stare là fa paura - ha detto - ma non possiamo girarci indietro e dimenticarci riccio che accade in quel Paese. In mare ci alimentavano i messaggi che ci arrivavano. Quando si sono arrivate le barche ci sono stati momenti concitanti, è caduto il cellulare in mare. Sono stato trascinato fuori, fotografato, filmato e portato in altri posti senza avere l’appoggio di nessuno. L’unico sostegno è arrivato da Giuseppe Conte».
Conte, dal palco di Corigliano Rossano, ha detto che «nel ventunesimo secolo assistiamo a un genocidio, giorno dopo giorno, ma il nostro Governo non ci ha rappresentato: 150mila feriti, 60mila morti, una grande carestia. Gaza è tutta distrutta: hanno ammazzato personale sanitario perché non si curassero». Il leader del M5S ha anche parlato del Ponte sullo Stretto: «Ponte sullo stretto? Ci sono criticità, dove volete andare? Su questa infrastruttura ci sono 300 milione dei fondi di coesione, presi… a voi. E a voi servirebbero come il pane e invece sono stati presi e buttati nel pozzo senza fondo del Ponte sullo Stretto».
Poi ha affrontato il tema delle regionali: «Questa è una campagna elettorale segnata dalla furbizia, perché Occhiuto, una settimana dopo l’interrogatorio, ha deciso insieme ai suoi avvocati di dimettersi. Però per chi è un amministratore sorge il dovere di spiegare cosa è successo. Perché non ha aspettato dicembre? Perché forse la situazione si è messa male? Ha provato a metterci fuorigioco, ma è successo che le varie forze politiche e sociali e culturali si sono compattate con grande senso di responsabilità. Abbiamo tutti unanimemente indicato il nostro candidato: Pasquale Tridico».
Tridico ha infine letto una lettera-appello agli elettori: «Questa piazza è più ampia di 4 volte rispetto a Lamezia di qualche giorno fa… abbiamo girato gli ospedali ma non perché siamo sciacalli: ma perché vogliamo capire. Ospedali che sono scatole vuote, con reparti chiusi. Abbiamo deciso che la prima cosa che faremo è assumere 3200 tra infermieri e medici».
«In questo mese di campagna elettorale abbiamo attraversato più di 120 paesi, abbiamo raccolto dolore rabbia ma anche orgoglio. Ho negli occhi la signora incontrata in ospedale: “Aspetto da 9 mesi una visita”. Reparti chiuse, liste di attesa infinite, un popolo che teme che un malore diventi una condanna. Ho negli occhi anche giovani pieni di talento, pieni di energia ma costretti a mettere le loro speranze in valigie e partire. E con lo loro va via un pezzo di Calabria. Questa terra è stata usato come un bancomat. Chi l’ha governata ha tradito questa terra, ma siamo stati ovunque e avvertito qualcosa di diverso. A Polistena una studentessa ha detto: “Io voglio restare, ma datemi un motivo per farlo”. Ad Acri una mamma mi ha detto: “Non vi chiedo nulla, se non serietà”. Da un lato ci sono loro che hanno tradito la loro terra e dall’altra noi: avete in mano un grande strumento come il voto. Con un semplice gesto possiamo aprire una stagione nuova. Amici miei: è il tempo del coraggio e del riscatto».
L'appuntamento rappresenta l'ultima occasione per la coalizione di mobilitare gli elettori e presentare le proprie proposte per il governo della Calabria. Si registra, tuttavia, l'assenza degli altri principali leader nazionali della coalizione, un dettaglio che concentra l'attenzione sul tandem formato da Conte e Tridico nel tentativo di imprimere una svolta finale al voto.
Foto Arena
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