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Regionali in Calabria, Flavio Stasi: «Con Tridico una vera prospettiva di sviluppo per la Calabria»

Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, è tra i protagonisti della serata conclusiva della campagna elettorale del centrosinistra. Proprio nella sua città, in piazza Bernardino Le Fosse, saliranno sul palco i leader del campo progressista per sostenere la candidatura di Pasquale Tridico contro il presidente uscente Roberto Occhiuto. Tra loro anche Giuseppe Conte, atteso per il comizio finale.

Abbiamo chiesto a Stasi quale clima si respiri a Corigliano-Rossano e come vede la sfida elettorale ormai alle battute finali.

"Si respira un’aria positiva. Sono certo che i cittadini risponderanno, perché c’è bisogno di voltare pagina. Il centrosinistra ha presentato una proposta seria e autorevole, con Pasquale Tridico e con idee nuove rispetto a quelle che hanno segnato la politica regionale in questi anni, lasciando la Calabria in ginocchio, soprattutto sul fronte sanitario. Credo che i calabresi lo abbiano capito".

Alcuni avrebbero voluto proprio lei come candidato presidente. C’è mai stata questa opzione?

"Sì, e non lo considero un fatto negativo, anzi. È stato positivo che il centrosinistra avesse più figure autorevoli in campo. Però la scelta di Pasquale Tridico è soddisfacente per tutti noi. Ho sempre detto che conta una sola cosa: cosa vogliamo fare della Calabria. E lo stiamo dimostrando, perché siamo compatti e uniti per raggiungere l’obiettivo".

Se Tridico vincesse, cosa cambierebbe rispetto agli ultimi anni?

"A prescindere dai colori politici, gli ultimi quattro anni sono stati deleteri per la Calabria e per il nostro territorio. Con Occhiuto la giunta regionale si è chiusa in se stessa: niente interlocuzione, niente pianificazione, nessun coinvolgimento dei territori. La politica regionale si è trasformata in gestione di interessi che non fanno bene alla Calabria. Con Tridico cambierebbe la prospettiva: si tornerebbe a respirare sviluppo e futuro".

Qual è stato l’errore più clamoroso di Occhiuto?

"Il silenzio. Il silenzio sulle scelte del governo, dall’autonomia differenziata al taglio di 10 miliardi per l’alta velocità. Decisioni che condanneranno la Calabria a un isolamento ancora più grave. Penso che i cittadini lo abbiano capito e che se lo ricorderanno nelle urne".

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