Un cambio di passo. La visita del capo della Polizia, Vittorio Pisani, nella provincia di Cosenza segna l’inizio di una trasformazione strutturale e operativa nell’azione di lotta alla criminalità e di prevenzione dei reati. Il prefetto Pisani, calabrese doc, conosce a menadito il Cosentino e come primo segnale concreto dispone l’apertura di un commissariato a Diamante, perla del Tirreno e punto di raccordo con aree particolarmente influenzate negli ultimi anni dalla presenza della ‘ndrangheta e della camorra: Cetraro, Praia a Mare, Scalea, Santa Maria del Cedro.
Il confronto costante con il questore Giuseppe Cannizzaro sulla situazione nella zona della Calabria più vasta, ricca e popolosa sembra foriero di sempre maggiore attenzione da parte sia del Dipartimento di Pubblica Sicurezza che del ministero dell’Interno. Al Viminale opera peraltro come sottosegretario Wanda Ferro che in più occasioni ha raccolto le richieste di potenziamento degli organici delle forze di polizia avanzate dai sindaci delle fasce tirreniche e ionica e dal presidente della Provincia, Rosaria Succurro, in relazione alla Sila.
I presidi di Corigliano Rossano vanno potenziati in uomini e mezzi ed elevati di rango come andrebbe meglio strutturata la presenza delle forze dell’ordine sia nell’Alto Jonio che nella enorme e prospera area silana che congiunge il Cosentino con il Crotonese. La sottosegretaria Ferro in proposito ha detto: «La visita in Calabria del Capo della Polizia Vittorio Pisani testimonia ancora una volta l’attenzione che il governo Meloni e il Ministero dell'Interno riservano a questo territorio. Un’attenzione che si traduce in atti concreti, come l’istituzione del nuovo Commissariato di Polizia a Diamante: un presidio che consentirà di rafforzare l’azione di controllo del territorio e di prevenzione e contrasto ai fenomeni criminali nell’area del Tirreno cosentino, recentemente interessata da un aumento degli episodi delittuosi».
Vittorio Pisani, dopo l’incontro a Diamante, è stato in Questura per incontrare il personale che ha motivato e con cui, insieme al questore Cannizzaro, ha tracciato le linee del lavoro da compiere.
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