
La giornata mondiale della gentilezza ha stimolato, grazie al supporto e all'interessamento della professoressa Carmela Formoso, riflessioni di alunne e alunni della De Coubertin dell’IC di Commenda, Istituto guidato dalla dirigente scolastica, dottoressa Simona Sansosti.
Dolci pensieri
La gentilezza è fatta da piccoli gesti che riscaldano il cuore di chi li riceve . Parole garbate e buone maniere, un gesto cortese accompagnato da un sorriso e da parole semplici come “grazie”, “prego” o “per favore” e “scusa”, aiutare chi si trova in difficoltà, una carezza, un abbraccio, una parola al momento giusto, tutto questo è per me la gentilezza.
Gaetana Alice, 1 C
In questo mondo, un atto di gentilezza può essere la luce nel buio.
Marco, 2 C
Per me la gentilezza non riguarda solo gesti e parole gentili, ma anche atteggiamenti positivi con le persone che ci circondano. Lo scrittore greco Esopo una volta disse: “nessun atto di gentilezza per quanto piccolo, è mai sprecato.” Se ci riflettiamo si capisce che anche facendo qualcosa come entrare in un negozio e salutare con un sorriso, è un gesto gentile. Inoltre, secondo me la gentilezza non deve mai essere forzata, ma deve essere spontanea, deve venire dal cuore!
Francesca, 1 C
Per me la gentilezza è mettersi a disposizione del prossimo, soprattutto di chi è in difficoltà e ha bisogno di aiuto; è scambiarsi amore reciproco.
Mattia, 1C
La gentilezza realizza grandi cose con piccoli gesti che, spontaneamente, nascono dal cuore. La gentilezza ha in sé, quasi un super potere, una magia. Ed è contagiosa. Fa bene a noi e agli altri.
La gentilezza contribuisce a creare un mondo migliore, più gentile. Tutti insieme, penso, possiamo “scuotere” il mondo con la gentilezza.
Eugenia, 1 E
Per essere gentili non si deve necessariamente essere degli eroi o dei maestri di generosità, bensì gentilezza vuol dire mettere un pizzico di dolcezza in più nelle azioni da compiere quotidianamente. Per me la gentilezza dovrebbe diventare il modo naturale, non l'eccezione.
Ludovica Anna, 1 E
La gentilezza non é solo dare vari regali ma donare alla gente che ne ha bisogno un sorriso e un po’ di amore. La gentilezza non si dimostra solo con i gesti ma a volte anche con le parole che possono ferire o dare gioia e allegria.
Maria Isabel, 1 E
Ogni giorno io svolgo parecchi gesti gentili, ad esempio, aiuto mia nonna a portare la spesa o a salire le scale, saluto il vicino vecchietto seduto sul muretto offrendogli le deliziose castagne appena raccolte, quando entro in un luogo sto attenta ad offrire il mio posto alle persone anziane, alle donne in attesa. Dare e ricevere gentilezza ci fa stare bene. Se tutti fossero più gentili questo mondo diventerebbe migliore.
Anna, 1 C
Secondo me sin da piccoli dovremmo imparare ad essere gentili, perché essa è la più alta forma di amore per sé stessi e per gli altri.
Giuseppe, 1 C
Per me la gentilezza è dare un sorriso a chi non lo ha. Per me la gentilezza è l’aiuto anche attraverso i piccoli gesti. Per me la gentilezza è essere cortesi nella vita di tutti i giorni.
Francesco, 1 C
Per me la gentilezza non riguarda solo gesti e parole gentili, ma anche atteggiamenti positivi con le persone che ci circondano. Lo scrittore greco Esopo una volta disse: "nessun atto di gentilezza per quanto piccolo, è mai sprecato." Se ci riflettiamo si capisce che anche facendo qualcosa come entrare in un negozio e salutare con un sorriso, è un gesto gentile. Inoltre, secondo me la gentilezza non deve mai essere forzata, ma deve essere spontanea, deve venire dal cuore!
Francesca, 1 C
Per me la gentilezza consiste in piccoli gesti d’affetto e non è necessario compiere atti esagerati. I piccoli gesti gentili messi insieme possono portare grandi benefici. È semplice essere gentili, basta volerlo. Per essere gentili basta la magia di un sorriso, come quello dell’insegnante quando legge il testo scritto da una sua allieva.
Ginevra, 1 C
Un atto gentile non dovrebbe meravigliare, perché se meraviglia vuol dire che i cuori buoni sono pochi, dovrebbe essere un atto naturale per tutti.Per me la gentilezza è dare un pezzo cuore a chi ne ha bisogno.
Greta, 1 E
La gentilezza per me può essere racchiusa in tante cose: dire un buongiorno accennando un sorriso, dire grazie ogni volta che riceviamo qualcosa che può renderci felici, aiutare i nonni a portare le buste della spesa, far attraversare la strada ad un anziano pedone, ma anche aiutare la mamma nelle sue faccende domestiche. La scuola e la mia famiglia mi hanno insegnato ad essere gentile con tutti, ed io penso che la gentilezza fa bene al cuore di chi la fa e di chi la riceve; essere gentili ci rende persone migliori.
Cristian, 1 E
La gentilezza è come un fiore. Se lo innaffi, crescerà sempre più rigoglioso, rendendo il mondo un prato fiorito ricco di colori e sfumature. Pertanto ogni piccolo gesto di gentilezza potrebbe rendere il mondo miglior permettendoci di dare e ricevere pace e serenità. "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre" (Platone)
Rosa Francesca, 2 C
Ascoltare le necessità di altre persone, sentire le loro storie immedesimarsi nei loro panni può essere un buon inizio per cominciare ad essere gentili. Ecco perché penso che la gentilezza si mostri nell'ascolto.
Alexandra, 2 C
La gentilezza è un sentimento nobile, astratto e indefinibile che può provare solo chi lo è veramente. La gentilezza non va raccontata, va sentita. La gentilezza non si ostenta, altrimenti sfocia in un puro esibizionismo. Si è gentili quando non ti accorgi di esserlo, ma lo sei veramente.
Federica, 2 C
Per me la gentilezza rappresenta un modo di essere e di relazionarsi con gli altri con amore,umanità e rispetto, aiutandoli a superare le loro difficoltà e debolezze. L’essere gentili non è segno di fragilità ma è un dono, è la capacità di avere sensibilità nel rapportarsi con il prossimo, che solo chi ha un animo puro e nobile possiede. A volte un piccolo gesto, compiuto con generosità, premura ed attenzione è più importante di tante parole ed è un valore che non andrebbe perso e che dovrebbe accompagnare sempre il cammino della nostra vita.
Giorgia, 1 E
Il bene fatto ad una persona torna sempre indietro e gratifica la persona che lo fa.
Gianmaria, 1E
Essere gentili significa riconoscere la debolezza,la fragilità negli altri, abbattendo barriere che spesso ci separano. Penso che la gentilezza sia un linguaggio universale che non ha bisogno di traduzioni. La gentilezza crea connessioni e rende il mondo un posto migliore.
Ludovica, 2 C
Essere gentili è un comportamento che io adoro perché mi fa stare bene. Ogni giorno cerco di essere gentile aiutando mia nonna a camminare. Aiutarla mi fa stare bene, sia perché lei si sente più sicura e sia perché mia nonna è felice quando sto vicino a lei.
Gianmarco, 1 E
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