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Rende, Antonio Biafora e la cucina stellata: tra ricerca, territorio e innovazione

Incontro con lo chef di Hyle, protagonista della gastronomia calabrese

“Come nasce una cucina stellata” è stato il tema dell’incontro-dibattito organizzato dal Rotary Club Rende presso l’Hotel Villa Fabiano, che ha visto la partecipazione di oltre 70 persone. L’evento, introdotto dalla presidente del club Flora Maria Ritacca e moderato da Rosario Branda, Delegato dell’Accademia della Cucina Italiana, ha avuto come ospite lo chef Antonio Biafora, una stella Michelin per il ristorante Hyle di San Giovanni in Fiore.

Nel suo intervento, Biafora ha raccontato il percorso che lo ha portato al successo, sottolineando come la vera gratificazione non sia la stella Michelin, ma l’esperienza che offre agli ospiti: “Chi viene da noi deve stare bene”. Ha mostrato immagini del suo ristorante immerso nella Sila, parlando del suo orto di 1200 metri quadri e della collaborazione con Marianna, allevatrice di volatili, con cui ha realizzato la prima voliera della Sila per l’allevamento esclusivo di piccioni.

Il menù di Hyle è stagionale e dinamico: ogni piatto nasce da una continua sperimentazione e dall’integrazione di ingredienti ed esperienze. Anche la carta dei vini riflette questa filosofia, con 630 etichette, di cui un terzo calabresi. Biafora ha spiegato come il suo approccio sia in controtendenza rispetto a molti chef stellati: “Quando un piatto ha successo, lo tolgo dal menù per spingerci a migliorare continuamente”.

L’incontro si è concluso con un vivace dibattito, durante il quale lo chef ha risposto alle domande del pubblico, offrendo uno spaccato della sua passione per la cucina e del suo legame con il territorio. Un racconto di dedizione e innovazione che continua a rendere Hyle un punto di riferimento nell’alta ristorazione.

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