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Un urlo strozzato in gola, il Cosenza continua a dilapidare punti nel finale

Un urlo strozzato in gola. Ancora volta. Sono già quattro i punti dilapidati nel finale di gara dal Cosenza di Piero Braglia. Dopo Ascoli, i rossoblù ci sono ricascati anche contro il Livorno. L’1-1 del “Marulla”, però, fa più male perché gli ospiti si sono limitati a operare un po’ di pressione nella ripresa, mentre nel primo tempo Dainelli e compagni sono apparsi più come undici pugili suonati e irrimediabilmente alle corde in attesa del colpo del ko.

Proprio quello che è mancato al Cosenza. Prima e dopo il gol targato Tutino, inoltre, i “lupi” hanno divorato occasioni in serie. In futuro servirà più cattiveria per non abbandonare il campo con un pieno di recriminazioni. Arrabbiato Piero Braglia: "Il risultato non può farmi felice, è chiaro, ma ripartirei dalla prestazione. Mi tengo stretto la performance dei miei ragazzi, capaci di sviluppare diverse trame interessanti".

"Le partite con Ascoli e Cittadella non mi avevano convinto, oggi sono contento di aver rivisto i lati positivi già ammirati nel corso dei playoff. Questo è stato possibile perché abbiamo schierato un centrocampo di qualità. Non mi preoccupa se i ragazzi rischiano la giocata sotto la metà campo, per vincere le partite bisogna dribblare gli avversari. Se mai non tollero altri atteggiamenti. Non possiamo permetterci di difendere troppo bassi perché rischiamo eccessivamente".

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