Il Cosenza ci prova ma sbatte contro un buon Benevento (0-0). Archiviato il trambusto di sabato pomeriggio, con tanto di slittamento della partita per via del campo impraticabile, i rossoblù inchiodano sul pari una pretendente alla promozione. I sanniti, privi di diversi giocatori titolari (Maggio, Volta, Viola e Costa su tutti), soffrono per gran parte del match la personalità della squadra di Braglia. Solo nel secondo tempo, i giocatori di Bucchi spingono sull’acceleratore dando l’impressione di poter fare male in qualsiasi momento.
E così il palo di Buonaiuto fa il paio con la traversa colpita da Dermaku (con la complicità di Montipò) nella prima frazione di gara. Sull’esito finale pesa come un macigno anche l’occasione capitata sui piedi di D’Orazio. L’esterno avrebbe tempo e modo per siglare il vantaggio ma non mostra la freddezza necessaria. Neanche gli ingressi di Maniero, Baez e Garritano nell’ultima parte del match cambiano l’inerzia della partita.
Il Cosenza avrebbe meritato qualcosa in più rispetto ai quotati avversari, ma il pareggio non è un risultato tanto distante dalla realtà. Da oggi, oltre a preparare la trasferta di Venezia, bisognerà pensare a un’alternativa al “Marulla” (il manto erboso non è adeguato neanche alle partitelle del giovedì): errare è umano, ma perseverare sarebbe diabolico.
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Cosenza: Perina 6,5, Idda 6,5, Dermaku 7, Legittimo 6,5, Corsi 6, Mungo 6 (36’ st Garritano sv), Palmiero 6,5, Bruccini 6, D’Orazio 5,5 (32’ st Baez sv), Baclet 5,5 (22’ st Maniero 5,5), Tutino 6,5. All.: Braglia. Benevento: Montipò 6,5, Di Chiara 6,5, Antei 5,5, Billong 6, Letizia 6,5, Tello 6, Bandinelli 7, Buonaiuto 6,5 (38’ st Del Pinto sv) Improta 5,5, Asencio 5,5 (13’ st Ricci 5,5), Coda 6. All.: Bucchi.
Arbitro: Pillitteri di Palermo 6. Note. Spettatori: circa 5000 (incasso non comunicato). Braglia allontanato al 40’ per proteste.
Ammoniti: D’Orazio, Antei, Bandinelli, Buonaiuto. Angoli: 4-5. Recupero: 3’; 3’.
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