Punti preziosi per alimentare il sogno salvezza. Il Cosenza di Braglia non vuole scivolare in laguna. Troppo fresco il ricordo di La Spezia per prendere sottogamba l’ultima trasferta di un glorioso 2018. Poi ci sarà solo da chiudere in bellezza nel big match di giovedì sera al “Marulla” contro la Salernitana. Ma è proprio lontano dalle mura amiche che i rossoblù hanno raccolto di meno. L’avversario di turno non è l’ideale per invertire il trend, soprattutto da quando al timone c’è Zenga.
Out Baclet. Da fronteggiare anche l’emergenza last-minute: Baclet ha la febbre e non è partito per Venezia. L’allenatore del Cosenza, intanto, smorza la linea dell’intransigenza (ancora a casa Bearzotti e Verna, ma Anastasio e Varone sono convocati) e continua sul solco tracciato contro il Benevento: spazio al 3-5-2. Una scelta necessaria per mantenere l’equilibrio, ma allo stesso tempo dolorosa perché comporta almeno un paio di esclusioni eccellenti. Oltre a Garritano starà fuori uno tra Baez, Tutino e Maniero.
Non è da escludere, però, l’inserimento del fantasista uruguagio come quinto di centrocampo a sinistra, al posto di un D’Orazio un po’ appannato. Uomini a parte, però, Braglia mette davanti il “solito” atteggiamento necessario per affrontare la trasferta di oggi pomeriggio.
"Dobbiamo mantenere la consapevolezza di potercela giocare fino alla fine, a cominciare dalla gara contro il Venezia", sottolinea il condottiero dei “lupi”. "Abbiamo i nostri mezzi per poterli colpire, anche se sappiamo che la squadra veneta è stata costruita per obiettivi ambiziosi come i playoff. Forse anche qualcosa in più. Generalmente giocano con il 4-3-3, anche se hanno anche mostrato il 3-5-2. Zenga potrà nuovamente contare su due elementi come Domizzi e Bentivoglio. In avanti possono scegliere tra giocatori come Vrioni, Litteri e Citro. Il Venezia, adesso, sta portando avanti un ottimo campionato".
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