Non sarà una Pasqua normale per i cuori rossoblù. E c'è più di un motivo per vivere con meno serenità l'importante Festività. Il Coronavirus affligge tutti, a prescindere dalla fede sportiva, ma a livello calcistico - per quanto possa contare in un momento del genere, in cui è la salute pubblica a essere a rischio prima di ogni verdetto espresso dal campo - c'è un motivo in più d'apprensione per i tifosi del Cosenza calcio.
È cambiato tantissimo in un anno. Alla viglia di Pasqua 2019, infatti i rossoblù allenati da Braglia vivevano uno dei momenti migliori della storia calcistica del club: primo anno in B dopo tre lustri di digiuno con vista… sui playoff promozione. Nulla di più diametralmente opposto a quanto sta accadendo nel 2020.
Qualora ripartissero i campionati, infatti, i rossoblù si troverebbero a dovere difendere con le unghie e con i denti la categoria cadetta, da una posizione tutt'altro che comoda (il penultimo posto in classifica) a 6 punti dai playout e a 8 dalla salvezza diretta.
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