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Cosenza, emergenza difesa in vista della gara di Perugia

Dopo gli infortuni di Vaisanen e Rigione ko pure Venturi (lussazione della spalla sinistra)

Per ammissione dello stesso Viali, contro il Cittadella, il Cosenza non ha giocato una delle sue migliori partite dell’ultimo periodo. La squadra veneta di Gorini si è confermata formazione scorbutica e disciplinata mentre i silani sono tornati a subire gol in casa dopo quasi due mesi (l’ultimo capace di segnare a Micai al “Marulla” era stago Gori nel derby con la Reggina).
I rossoblù hanno rinunciato alla gestione del pallone, lasciando completamente il governo del gioco agli avversari ma, nel secondo tempo, sono riusciti comunque a limitare i colpi, pur non producendo serie minacce dalle parti di Kastrati. Alla fine, in una fase del campionato decisiva, contro un avversario diretto, il tecnico ha incassato favorevolmente il punto guadagnato.
Le due squadre sono rimaste appaiate in classifica ma il Cittadella rimane davanti poiché, a parità di punti conquistati e della differenza reti nel doppio confronto tra andata e ritorno (entrambi i match sono terminati 1-1: ndc), i granata hanno il vantaggio rappresentato dallo scarto tra gol subìti e segnati nell’intero campionato: ad oggi, infatti, il Cosenza è a -21 mentre i veneti sono a -12. Nella lotta punto su punto, non sarà semplice recuperare questo margine per i silani che - come l’avversario di sabato - hanno uno dei peggiori attacchi della cadetteria.
In classifica, si è allontanato il Venezia, vittorioso con il Palermo ed ora a +2 dalle altre due rivali (gli arancioneroverdi a questo punto resterebbero davanti in caso di un arrivo a tre pure nel caso in cui i rossoblù dovessero vincere lo scontro diretto di ritorno, risultato favorevole però che in questa circostanza penalizzerebbe il Cittadella in quanto ultimo in un’eventuale classifica avulsa tra le tre).
Le cinque giornate finali saranno un continuo riaggiornamento dei numeri e dei conteggi per la zona salvezza. Per i silani, sabato prossimo con il Perugia, altro snodo cruciale della stagione. I biancorossi sono rimasti ora indietro di tre lunghezze. Il Cosenza ha bisogno di almeno un pari per lasciarsi alle spalle gli avversari, che in caso di successo davanti ai propri tifosi al “Curi” farebbe precipitare i rossoblù in quartultima posizione, prima di un altro significativo incontro verità in trasferta, a Brescia.
La sfida con il Cittadella ha reso complicato il compito del Cosenza per via delle peculiarità di gioco degli uomini di Gorini. Per i rossoblù si è avvertita, e non poco, l’assenza di due elementi come Brescianini e Florenzi, giocatori di gamba in grado con le proprie caratteristiche di consentire di guadagnare terreno.
Il piano del secondo tempo del tecnico di puntare sulla profondità con l’inserimento immediato di Finotto inoltre non si è rivelato vincente perché il Cittadella ha lavorato bene con la propria retroguardia, riuscendo ad essere sempre puntuale nelle chiusure. In questo senso, l’uscita di Zilli ha tolto la possibilità di provare a tenere più alto il baricentro, anche a caccia di qualche possibile seconda palla, sulle quali sarebbero tornati utilissimi proprio Brescianini e Florenzi. Il rientro dei due dopo la squalifica consentirà a Viali di aumentare le scelte, a patto però di ricevere pure un supporto maggiore dalla panchina, mancato con il Cittadella.
C’è, però, l’emergenza in difesa. Sabato, Viali ha sofferto l’infortunio di Venturi, che in un contrasto di gioco si è procurato la lussazione della spalla sinistra. Una beffa perché mette a soqquadro la retroguardia. Il tecnico ha già apertamente riconosciuto di dover calcolare le ipotesi di rischio per capire chi schierare di fianco a Meroni (peraltro ancora in diffida) nel prossimo impegno, dal momento che pure Rigione e Vaisanen sono al momento out.

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