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Cosenza, anche Aglietti e Liverani candidati alla panchina

Sebbene il nome di Caserta sembra essere ancora l’ipotesi più concreta per la successione a Viali

Fabio Liverani

Le manovre del Cosenza per la ricerca del successore di William Viali proseguono. I tempi si dilatano. Esattamente un anno fa i rossoblù annunciavano l’ingaggio di Davide Dionigi. La sensazione, dopo il giro d’orizzonte di ieri, è che la scelta possa richiedere qualche giorno in più a livello temporale rispetto a dodici mesi fa.

In seno al club di via degli Stadi vivono comunque senza troppa ansia questa situazione (d’altronde non è neppure la prima volta che si respira un aria di simile serenità), consapevoli del fatto che quest’anno il torneo cadetto comincerà sette giorni dopo permette una riflessione leggermente più lunga. Anche il ritiro precampionato infatti sarà leggermente postdatato rispetto ad allora.

Intorno al club di via degli Stadi sono filtrate già svariate candidature. Alcune hanno trovato parziali conferme, altre sono state screditate dai diretti interessati. Sintomo che l’affondo non è stato ancora avviato. In questi casi, però, il cambio di passo può registrarsi da un momento all’altro.

Tra i meandri di via degli Stadi continua a restare valida l’idea Fabio Caserta. L'allenatore di Melito Porto Salvo, 45 anni a settembre, è vicino alla scadenza del suo contratto con il Benevento, club al quale si era legato a giugno 2021 per due stagione e un’opzione per il terzo anno, poi decaduta completamente in seguito all’esonero del 20 settembre scorso. In giallorosso aveva messo nero su bianco dopo una splendida cavalcata con il Perugia, condotto dalla C alla B, che gli ha permesso di strappare un contratto a cifre molto importante per gli standard della cadetteria. A Cosenza dovrebbe rimettersi in discussione in seguito ad un “fallimento tecnico” e pertanto lontano dal vecchio contratto.

Nel corso delle ultime ore poi sono spuntate altre due opzioni per la panchina silana: Alfredo Aglietti e Fabio Liverani. Anche questi due sono reduci da altrettanti esoneri e ripartirebbero dalla sponda del Crati alla ricerca del rilancio. Il primo, già accostato ai silani nei giorni più caldi dell’avventura Dionigi (con cui peraltro condivide un passato alla Reggina da tecnico e calciatore), è rimasto al timone del Brescia lo spazio di due partite tra il 21 dicembre e il 16 gennaio di quest’anno. Il secondo è stato sollevato dal suo incarico a Cagliari (sulla panchina sarda si era seduto a luglio), giusto il giorno prima che Aglietti venisse nominato allenatore del Brescia (20 dicembre) negli strani intrecci di destino che il calcio non smette mai di proporre.
Ora tutti e tre (considerando pure Caserta) cercano un altra chance. La chiave del “riscatto” è il leitmotiv scelto da Gemmi. Argomenti persuasivi, dunque, intrecciati lungo l’argine dell’entusiasmo e della voglia di mettersi in discussione in una piazza passionale come quella cosentina.
Nella giornata di ieri, invece, l’opzione legata a Fabrizio Castori ha subito un forte raffreddamento.

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