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Cosenza cerca soluzioni in zona-gol: da Tutino per ora le uniche garanzie

Il problema valutato con attenzione nelle ultime ore di mercato

Il Cosenza deve ricorrere a strade alternative per non soffrire la dipendenza da Gennaro Tutino. L’attaccante si è rilanciato nella classifica dei marcatori con la tripletta contro il Venezia. Sul suo rendimento però pesa la sfortuna che lo ha bloccato negli scorsi mesi.
Tutino continua ad essere l’unica garanzia in zona gol per il tecnico Caserta. A Bolzano, però, è risultato determinante il contributo di Gianluca Frabotta. Professione: terzino sinistro. Nelle gare più recenti, la “centralità” di Tutino nelle realizzazioni del Cosenza è stata spezzata soltanto dal gol di Marras contro i lagunari e dal guizzo di Voca contro la Reggiana, a novembre. Prima ancora è stato invece Venturi a finire sul registro dei marcatori nella gara contro la Feralpisalò.
La “differenziazione” in zona gol è pregiudicata dallo scarso feeling con il gol che sta vivendo Francesco Forte. L’attaccante romano, “botto” delle ultime ore del mercato estivo, finora ha inciso troppo poco. Lo “squalo” ha segnato soltanto contro il Lecco in 16 partite fin qui disputate con la maglia silana. Il calciatore, che ha la fiducia del suo tecnico, è stato impiegato in 12 occasioni da titolare ma la sua media realizzativa è di una rete ogni 555’. Pochi squilli, come era avvenuto nello scorso torneo cadetto quando tra Benevento e Ascoli ha messo insieme sei reti, peraltro quasi tutte contro pretendenti alla promozione (due al Frosinone, una a Parma, Palermo, Cagliari e Brescia), in cinque partite differenti.
In riva al Crati, per il momento, l’andamento non è cambiato. Anche sabato, al “Druso”, ha calciato quattro volte ma in due circostanze le sue conclusioni sono state ribattute, in un’occasione ha tirato fuori mentre nell’altra è stato attento Poluzzi a distendersi sul lato corretto e bloccare il suo calcio di rigore. L’errore dal dischetto inasprisce il suo momento no. In un periodo di scarsa fiducia, tuttavia, ha avuto la personalità di presentarsi dagli undici metri malgrado prima della trasferta di Bolzano avesse sbagliato due degli ultimi tre rigori calciati da agosto 2022 in poi (dei 31 totali battuti in carriera ne ha falliti 8, percentuale realizzativa del 74%).
Anche la confidenza con il gol di Simone Mazzocchi si è inceppata da ormai troppo tempo. Il milanese ha concentrato la produzione dei suoi tre centri in campionato nello spazio di quattro partite, contro Sudtirol, Cremonese e Pisa mentre è rimasto a secco, in mezzo, con il Palermo. L’ultimo sigillo, pertanto, è relativo al 30 settembre. Da quel momento, non ha saputo ripetersi, anzi ha espresso il meglio di sé quando Caserta gli ha ritagliato un ruolo di maggiore sacrificio.
Sono riflessioni che non passano inosservate in via degli Stadi in queste ore finali di calciomercato invernale. In uscita, nel frattempo, si è registrato l’interesse del Crotone per Giacomo Calò. Il centrocampista triestino, rimasto in panchina in tre delle cinque partite più recenti, ha suscitato l’apprezzamento di vari club di Serie C.

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