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Corigliano-Rossano, attentato contro la ditta impegnata nella bonifica della centrale Enel

Testimoni oculari hanno notato l’arrivo roboante di una moto di grossa cilindrata con a bordo due persone. Uno sarebbe sceso dalla due ruote e, armato del solito accendino e di liquido infiammabile, si è avvicinato al mezzo e, senza esitazione alcuna, ha appiccato il fuoco.

A fuoco un furgone della ditta impegnata nella bonifica dell’Enel. Continua la lunga scia di incendi nella città di Corigliano Rossano. Un fenomeno ormai consueto, mentre si allunga l’elenco dei mezzi bruciati che si attesta a cinquantatré, tanti, troppi per non destare allarme. Ieri sera l’ennesimo atto incendiario si è registrato alla marina dell’area urbana di Rossano, in via Santa Domenica, nel Village Club, ai danni di un furgone della ditta Armofer, con sede legale a Pavia, che si occupa di bonifiche speciali e demolizioni controllate di grandi strutture. L’azienda è da tempo impegnata nelle operazioni volte allo smantellamento e alla bonifica della centrale termoelettrica dell’Enel in contrada Santa Irene.

Un’azione anomala, quella di ieri sera, rispetto al solito copione. Stavolta le fiamme sono state appiccate intorno alle 18, un’ora in cui la città è piena di vita, anche il quartiere dove gli ignoti incendiari hanno perpetrato il loro disegno criminoso, seppure si tratti di una zona abitata prettamente nel periodo estivo. Pochi i residenti non stagionali, tra questi anche gli operai della Armofer, che come ogni giorno, a fine lavoro, sono rientrati presso i loro alloggi e parcheggiato il furgone in strada. Un dettaglio non certo di poco conto e che è costato al team incendiario di turno di non passare inosservato. Testimoni oculari hanno notato l’arrivo roboante di una moto di grossa cilindrata con a bordo due persone. Uno sarebbe sceso dalla due ruote e, armato del solito accendino e di liquido infiammabile, si è avvicinato al mezzo e, senza esitazione alcuna, ha appiccato il fuoco. Poi la fuga e dietro si sono lasciati l'incendio, che con ferocia ha avviluppato la parte anteriore del mezzo. Un’azione sprezzante, mirata, voluta e, verosimilmente, progettata nel dettaglio. Sembra palese la volontà di lanciare un messaggio verso un’azienda di spicco nel panorama imprenditoriale italiano e che lavora sul sito dell’Enel da tempo ormai. Allertati prontamente i vigili del fuoco del distaccamento cittadino, che, una volta sul posto, hanno avuto ragione sulle fiamme. Sul posto è stato ritrovato un tappo di bottiglia che presentava tracce evidenti del gasolio usato per innescare il rogo. Toccherà, invece, ai carabinieri della stazione di Rossano, anche loro sul posto, indagare sull’episodio. Dei due ignoti autori, per il momento, si sono perse le tracce, ma le testimonianze raccolte dagli uomini dell’arma potrebbero dare un enorme contributo all’azione investigativa.

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