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Notte di fuoco a Cassano nell'azienda di calcestruzzi, individuati i responsabili: 3 arresti

Fiamme d'inferno. Nella notte tra sabato e domenica del 3 luglio scorso, un incendio doloso aveva distrutto due betoniere e una betonpompa, nell’impianto di calcestruzzi e di inerti della ditta “Sposato P&P Srl” in contrada Salinari, al confine tra i comuni di Francavilla e Cassano. I danni erano stati ingentissimi e calcolati in circa mezzo milione di euro. Il cantiere fornisce il materiale destinato ai lavori in corso per la costruzione del nuovo tracciato del terzo megalotto Sibari-Roseto della Strada statale 106 jonica. Le indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla procura antimafia di Catanzaro, hanno portato stamane all'arresto di tre persone ritenute responsabili dell'azione criminosa. Si tratta di Nino Abbruzzese, Francesco Faillace e Francesco Genovese, tutti di Cassano. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip distrettuale su richiesta del procuratore Nicola Gratteri, dell'aggiunto Giancarlo Novelli e del pm antimafia Alessandro Riello. Intercettazioni, pedinamenti e videofilmati sarebbero alla base delle indagini sviluppate dagli investigatori dell'Arma. Impegnati nella esecuzione dei provvedimenti restrittivi i carabinieri della Compagnia di Cassano. È l'ennesimo colpo inferto dai militari del colonello Agatino Saverio Spoto alle organizzazioni criminali del Cosentino in pochi mesi.

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