Una escalation di attentati. Il Tirreno cosentino subisce l'attacco della criminalità: tre bus dell'azienda di trasporti Preite sono stati incendiati la scorsa notte nel parcheggio della ditta che serve tutta quell'area della Calabria settentrionale. È solo l'ultimo grave atto compiuto contro imprenditori e professionisti operanti nella zona compresa tra Guardia Piemontese e Scalea. A Cetraro era sta nei mesi scorsi incendiata l'imbarcazione di un noto medico locale ormeggiata nel porto; a Belvedere è stata invece fatta esplodere una bomba nei locali del Tirrenium Hospital importante struttura sanitaria privata. Prim'ancora agguati e sparatorie e persino intimidazioni al comandante dei carabinieri di Cetraro.
Una azienda tra le più importanti
La ditta di autotrasporti Preite è una delle più importanti nell'area del Cosentino ed è titolare di numerose autolinee che collegano i comuni dell' hinterland di Cosenza con il capoluogo stesso, tutti i comuni della costa tirrenica cosentina fra di loro, con il capoluogo e con l'aeroporto di Lamezia Terme. Effettua anche collegamenti fra il tirreno cosentino e l'Università della Calabria
Il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, ha convocato un incontro con i sindaci del Tirreno.
"Il grave atto intimidatorio perpetrato a Diamante ai danni dei bus della società Preite, che si aggiunge ad altri accaduti sul nostro territorio, ha la nostra condanna più ferma e richiama una risposta comune di tutte le istituzioni del comprensorio. Per questo chiederò ai sindaci del territorio un incontro per domani, finalizzato ad un'azione forte e sinergica, confidando al contempo nel lavoro delle Forze dell'Ordine e della Magistratura"
Sabrina Mannarino: "Condanna, sdegno e vicinanza"
"Apprendo con stupore e sgomento del vile atto subito dalla azienda di trasporto pubblico locale Preite, simili atti rischiano di mettere in ginocchio, non solo le aziende che vi operano e che quotidianamente, nonostante le criticità finanziarie, garantiscono un prezioso servizio all’utenza calabrese ma anche, posti di lavoro e il sano vivere civile delle nostre intere comunità.
Nel ribadire la mia più ferma condanna e il mio sdegno profondo per questo ignobile atto intimidatorio, rinnovo la mia vicinanza umana e istituzionale ai titolari dell’azienda, a quanti lavorano in essa, alle loro famiglie e alla comunità di Diamante. Sono certa che, con l’aiuto e la solidarietà delle istituzioni e dell’intera popolazione, non si lasceranno intimorire e che reagiranno con forza, coraggio e determinazione a questo vile gesto”.
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