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Cetraro, la “caretta caretta” Francesca torna in mare dopo tre mesi... di degenza FOTO | VIDEO

La tartaruga Francesca è di nuovo libera. La spiaggia di Lampetia, nel Comune di Cetraro, è stata teatro di un ritorno al proprio habitat di una preziosa creatura marina. Il "rito" è avvenuto alla presenza del comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro. La “Caretta Caretta” è tornata in mare, in corrispondenza dell’area di rinvenimento, così come prevede la normativa di settore. L’esemplare di tartaruga, subadulto femmina di oltre 16 chili e dal carapace di circa 50 cm di lunghezza, era stata ritrovata il 30 luglio dalla nave della Guardia Costiera CP 401 “Cavallari” in evidente stato di difficoltà a largo della costa cetrarese ed è stata subito consegnata ai militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo.

“Francesca”, così la sfortunata tartaruga è stata simpaticamente chiamata, è stata affidata alle cure del Centro referente per il Territorio: Crtam Mare Calabria, Centro Recupero Tartarughe Marine e Altri Animali Marini della Calabria, a Montepaone, dove è stata operata dal Direttore Sanitario del Centro - dottoressa Antonella Giglio - per l'estrazione di un amo da pesca di oltre 10 cm dalla parte bassa dell’esofago e trattata per sub-occlusione da numerosi corpi estranei plastici. Nel suo stomaco, infatti, sono stati rinvenuti tantissimi brandelli di plastica che la tartaruga ha ingerito, credendoli animali marini. Dopo più di 3 lunghi mesi di ricovero presso il Crtam Mare Calabria di Montepaone Lido, grazie alla collaborazione dei tanti volontari ed addetti ai lavori, la tartaruga “Francesca” è tornata a nuotare libera nel suo habitat naturale, desiderosa di riprendere il largo nelle acque del Tirreno cosentino. Conoscere la storia della tartaruga “Francesca”, così come quella di tutte le tartarughe e degli esemplari recuperati, curati e riaffidati al mare, ci aiuta a comprendere quanto sia fragile l’ecosistema marino e quanto sia importante, invece, la collaborazione e l’impegno di tutti nel contrasto all’inquinamento da microplastiche, per preservare la biodiversità e la vita del Pianeta. Il lavoro svolto ogni giorno dalla Guardia costiera ha l’obiettivo di tutelare l’ambiente e l’ecosistema marino, importantissima risorsa da custodire ed affidare alle future generazioni.

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