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Da Rossano alla... Nazionale del Belgio: Domenico Tedesco nuovo ct

Dal ruolo di enfant prodige della Bundesliga a ct del Belgio a soli 37 anni. Domenico Tedesco, originario di Rossano Calabro, cittadinanza tedesca, è il nuovo selezionatore del Belgio per le qualificazioni all’Europeo 2024.
"Sin dal primo incontro ho sentito che andava tutto bene, ci siamo trovati subito sulla stessa lunghezza d’onda. Sono molto motivato e non vedo l’ora di iniziare. È un grande onore per me essere il nuovo allenatore della nazionale belga», le sue prime parole. Debutto il 24 marzo contro la Svezia, a Stoccolma. Al tecnico - reduce da una Coppa di Germania vinta e dall’esonero sulla panchina del Lipsia dello scorso settembre - la Federcalcio belga ha affidato la gestione dei Diavoli Rossi, dopo aver detto addio allo spagnolo Roberto Martinez, dimessosi in seguito alla sorprendente eliminazione nella fase a gironi del Mondiale in Qatar.
Poliglotta (parla tedesco, inglese, italiano, spagnolo e russo), Tedesco è arrivato al seguito dei genitori in Germania e lì si è laurato in ingegneria industriale. Il lavoro alla Mercedes non lo ha però distratto dalla sua vera passione, il calcio. Prima in campo, senza esperienze da professionista e, dal 2008, come allenatore, grazie al diploma ottenuto seguendo il corso della Federazione tedesca. Con le giovanili di Stoccarda e Hoffenheim i suoi primi incarichi, seguiti da una sudatissima salvezza con l’Erzgebirge Aue (2/a divisione).
Nel suo bagaglio anche un’esperienza in Russia (2019-2021), con il secondo posto in campionato, alla guida dello Spartak Mosca. Ma già nel biennio precedente si era fatto notare per il suo lavoro allo Schalke 04: secondo posto alla prima stagione, dietro al Bayern Monaco, e semifinale di Coppa di Germania, poi persa contro l’Eintracht Francoforte. Da allora una continua ascesa che lo ha portato per due stagioni sulla panchina del Lipsia. Nella prima ha ottenuto un quarto posto e la semifinale di Europa League. Ed ora l’avventura più prestigiosa, la prima sulla panchina di una nazionale.
Tedesco accresce la già nutrita schiera degli allenatori italiani all’estero. Da Marcolini ct di Malta a Marco Rossi in Ungheria, passando per Moriero alle Maldive, Calzona in Slovacchia, De Biasi in Azerbaijan e Cusin in Sud Sudan.
Lunghissima poi l’elenco di quelli alla guida di club, da Ancelotti (Real Madrid) ad Antonio Conte (Tottenham) e De Zerbi, da settembre al Brighton dopo aver allenato lo Shakhtar in Ucraina. E ancora, Montella e Pirlo in Turchia, rispettivamente con Karagumruk e Adana Demirspor.

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