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Molestie a scuola a Castrolibero, i prof: “Se fosse vero, andrebbe radiato”. Gli studenti: “Ascoltateci”. La preside indaga LE INTERVISTE

Clima surreale, poca voglia di parlare e tanta di conoscere la verità. Non deve essere stata semplice la mattinata trascorsa dal dirigente scolastico Iolanda Maletta, che da anni dirige l'Istituto d'istruzione superiore a Castrolibero. Anzi, non lo è stata di sicuro. Perché oltre a ritrovarsi una scuola occupata (dagli studenti) la preside del polo scolastico al confine con il capoluogo cosentino si è trovata a dover gestire una patata bollente non di poco conto. La protesta attuata dagli allievi dell'Istituto castroliberese è stata alimentata da una denuncia pesantissima. A farla partire, una studentessa che, nel corso dell'occupazione, ha realizzato un video in cui confessava di aver ricevuto delle proposte esplicite da parte di un professore: «Mi ha chiesto di mostrargli una foto del seno, in cambio mi avrebbe garantito la sufficienza». Accusa tutta da verificare (spetterà alle autorità competenti intervenire) che, il dirigente Maletta, ha rispedito al mittente: «Non ho ricevuto nessuna denuncia, ma indagherò su quanto accaduto».

La rabbia degli studenti

Da una parte i docenti e la preside, dall'altra gli studenti. A separarli, le recinzioni del polo scolastico. Occupato. Sin dalle 7,30 (e fino alle 13, a conclusione dell'orario scolastico), le forze dell'Ordine (carabinieri e polizia locale) hanno presidiato la zona, sperando che nessuno trascendesse o si facesse male. Alcuni insegnanti hanno cercato di parlare con i ragazzi, invitandoli a riflettere sulla necessità di utilizzare altri canali di comunicazione, alternativi alla protesta. «Vogliamo dimostrare che siamo compatti», afferma uno studente, «e che intendiamo denunciare ogni tipo di violenza, visto che il dirigente scolastico e parte del corpo docente non ha voluto ascoltarci».

«Ascoltateci», incalza una studentessa, «perché non è facile trattare questi argomenti per noi. Per una donna, in particolar modo, non è facile denunciare: difficile credere, proprio per questo, che sia tutta una montatura. E poi per quale motivo?».

Garantista ma sul chi va là l'insegnante Francesco Cirillo. «Gli studenti stanno manifestando il proprio disappunto, ma il modo non è quello corretto, spero possa ripristinarsi il dialogo. Se però fosse vero quanto sostengono, il collega andrebbe radiato. In questo modo si getta discredito su una scuola che ha un alto numero di iscritti ed è molto quotata. Anni e anni di lavoro gettati alle ortiche. Se fosse vero, soprattutto, massima solidarietà alla studentessa: certi traumi in età adolescenziale possono segnare per sempre».

Una brutta gatta da pelare, una vicenda su cui fare chiarezza appena possibile.

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