Un prestito dopo l’altro avevano messo le mani su Castrovillari e il suo sterminato comprensorio. Trame nere, squarci dolorosi come quelli che si spalancano improvvisamente nell’incontro casuale all’interno dell’ospedale di Castrovillari tra Pietro Quintieri, detto “Giovanni Capannone” e una delle sue presunte vittime-clienti. L’indagato pretendeva la restituzione di un prestito di 20mila euro da quell’uomo che era lì evidentemente in ragione del suo stato di salute. L’insistenza di Quintieri avrebbe provocato la reazione sdegnata e ad alta voce del suo interlocutore: «Tengo un tumore, non ho niente da perdere».
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