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'Ndrangheta, 18 arresti. Ecco come il clan "Muto" controllava lo spaccio nel Tirreno Cosentino

Estorsioni e gestione delle fruttuose piazze di spaccio di tutta l'area dell'Alto Tirreno cosentino: il gruppo criminale smantellato stamane dalla procura distrettuale di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, esercitava un ruolo di controllo mafioso in decine di centri piccoli e grandi della provincia di Cosenza, imponendo agli spacciatori la vendita di sostanza stupefacente proveniente da Siderno. Trentatre le persone a cui è stata notificata la ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip distrettuale Pietro Care' su richiesta del procuratore Gratteri, dell'aggiunto Vincenzo Capomolla e del Pm antimafia Romano Gallo: sono 18 gli arresti.

I carabinieri, del colonnello Piero Durerà e del tenente colonnello Raffaele Giovinazzo, hanno colpito personaggi attivi in un'area storicamente controllata dalla cosca riconducibile a Franco Muto, detto ",il re del pesce" di Cetraro figura carismatica della 'ndrangheta. Tra le persone coinvolte nell'inchiesta ci sono Franco Cipolla, Pasquale Napoli, Mario Cianni, Giuseppe Antonuccio inteso come "Garibaldi", tutti del Ferrarese, e il sidernese Gianluca Antonio Vitale, tutti arrestati.

Le piazze di spaccio controllate erano quelle di Scalea, Cetraro, Praia a Mare, Santa Maria del Cedro, Diamante, Belvedere, Sangineto, Cittadella del Capo.

Tra le estorsioni contestate vi è quella condotta in danno di un noto villaggio turistico di San Nicola Arcella al quale è stato imposto di cacciare una azienda impegnata nel servizio di pulizia per adoperarne un'altra imposta dalla cosca.

Tutti i nomi degli indagati

In carcere
Giuseppe Antonucci
Mario Cianni
Poldino Cianni
Flavio Graziosi
Fabrizio Iannelli
Giuseppe Mandaliti
Pasquale Napoli
Maurizio Tommaselli
Luigi Tundis
Gianluca Antonio Vitale

Domiciliari per 8 persone
Ciriaco Casella
Giovanni Franco
Michele Iannelli
Alfonso Scaglione
Franco Scorza
Anna Maria Sollazzo
Alessio Carmine Tundis
Concettina Zicca

Obbligo presentazione polizia giudiziaria per 15 persone
Salvatore Addino
Giovanni Aita
Salvatore Amoroso
Carmine Antonuccio
Annaelisa Esposito
Roberta Greco
Stefano Greco
Luca Impieri
Rossella Lombardi
Salvatore Orto
Stefania Ricca
Loris Ricco
Marcello Ricco
Giuseppe Spanò
Andrea Valente

Scoperto un bunker della droga

Un bunker in fase di ultimazione è stato scoperto a Cetraro dai carabinieri del Comando provinciale
di Cosenza nell’abitazione degli indagati dell’operazione "Katarion» condotta con il coordinamento della Dda di Catanzaro e che ha portato all’esecuzione di 33 misure cautelari nella zona dell’alto Tirreno cosentino. La scoperta è stata fatta nel corso di una perquisizione domiciliare nei confronti di uno degli esponenti di spicco del sodalizio dedito al traffico di droga, che operava sotto l’egida della cosca «Muto».

Indagini iniziate nel giugno 2016

"Le indagini iniziate nel giugno 2016 - ha spiegato ilcomandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, colonnello
Piero Sutera - all’indomani dell’operazione Frontiera e hanno evidenziato la riorganizzazione del sodalizio della storica consorteria mafiosa "Muto" di Cetraro, che è egemone sulla zona del Tirreno cosentino. Le indagini hanno documentato che gli assetti puntavano nuovamente sul core business dei Muto, che è proprio lo spaccio di droga".
Il sodalizio, secondo gli investigatori, ha puntato soprattutto sul traffico di stupefacenti, ed è stata accertata una continua capacità di far fronte alle esigenze di droga grazie ad un broker operante nell’area della Locride da dove arrivava la cocaina, la produzione di marijuana, invece, avveniva in maniera autonoma.

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