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Il nipote si drogava: il coraggio di una nonna che ha denunciato lo spaccio nel Cosentino

Il coraggio di una nonna. È stata un'anziana donna di Cetraro, preoccupata per la vita del giovane nipote caduto nel vortice del consumo di cocaina, ad aver fatto partire le indagini che hanno portato alla notifica di un'ordinanza di custodia cautelare per 33 persone nell'ambito dell'operazione "Katarion" che ha fatto luce su un giro di spaccio ed estorsioni ad opera della cosca Muto nella zona del Tirreno Cosentino.

E' stata una pensionata a denunciare tutto ai carabinieri che hanno avviato indagini mirate sostenute dal procuratore Nicola Gratteri e dall'aggiunto Vincenzo Capomolla che hanno affidato il caso al pm antimafia Romano Gallo. Ma c'è pure la coraggiosa denuncia fatta da un imprenditore edile vessato dagli 'ndranghetisti a corroborare gli atti d'inchiesta. Un uomo che s'è rivolto allo Stato ottenendo una forte risposta. Un fatto significativo in un'area nella quale cadde ucciso dalle cosche, nei primi anni 80, il commerciante- imprenditore Lucio Ferrami che si era rifiutato di pagare il pizzo. Il suo omicidio è rimasto impunito. Ora la gente che denuncia i clan viene protetta e ottiene giustizia.

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